La nota del Comune di Lecce inviata alle redazioni non lascia spazio ad immaginazioni: “Non c’è nessuna diversità di vedute, tanto meno alcun attrito tra il presidente della Provincia, Antonio Gabellone e il sindaco di Lecce, Paolo Perrone” si legge
“Risultano infondate le notizie secondo le quali ci sarebbe discordanza di opinioni tra i due rappresentanti istituzionali di Comune e Provincia di Lecce”tengono a precisare dall’ufficio stampa di Palazzo Carafa. “Ognuno per le proprie competenze e nei rispettivi ruoli istituzionali e politici – Paolo Perrone in qualità di sindaco e Antonio Gabellone in qualità di presidente della Provincia e coordinatore del Pdl – lavorano in piena sintonia per la soluzione dei problemi che attanagliano questo territorio”.
Il presunto attrito sarebbe attribuibile alla scelta della nuova Giunta Perrone e sui malcontenti che si stanno creando all’interno dei partiti della coalizione per i ruoli da attribuire agli eletti più suffragati. Non è escluso, infatti, che la “compensazione” per qualcuno potrebbe essere uno scranno di Palazzo dei Celestini. Il posto dell’assessore Stèfano, per esempio, sta per essere lasciato dallo stesso dopo essere stato eletto sindaco a Casarano. In tal caso, e per non scontentare nessuno, chi non entra a Palazzo Carafa viene dirottato verso Palazzo dei Celestini. Sarebbe questo il motivo, sia pur smentito, che crea tensione tra i due rappresentanti istituzionali Perrone e Gabellone.
A tal proposito e in un successivo comunicato, il consigliere regionale Roberto Marti, neoeletto alle amministrative leccesi, puntualizza:
“Pur comprendendo il momento di frenesia mediatica, dovuto all’imminente composizione della giunta di Palazzo Carafa, devo necessariamente smentire le notizie di stampa che riportano di un mio incontro avvenuto ieri con il coordinatore provinciale del Pdl Antonio Gabellone e avente per oggetto equilibri e posizioni politiche al Comune e alla Provincia di Lecce. Il mio rapido confronto con il Presidente Gabellone aveva ragioni del tutto personali e per niente riconducibili alla situazione politico-amministrativa di Palazzo Carafa e di Palazzo dei Celestini. Il mio invito resta lo stesso: verificare con i diretti interessati la veridicità delle notizie che si riportano, onde evitare la pubblicazione di fatti che non hanno fondamento”.