Le carte in tavola sembrano cambiare con rapidità, incontro dopo incontro, ma le trattative per la giunta Perrone non sono ancora concluse. Ci sono i soliti due nodi da risolvere: bisogna capire chi sarà la donna in quota rosa e qualcuno, tra gli alleati, continua a pressare per togliere lo scettro di vicesindaco a Gaetano Messuti.
Perrone potrebbe decidere nelle prossime ore di risolvere tutt’e due le questioni con una sola mossa: una vicesindaca esterna, appartenente all’area de “La Puglia prima di tutto”.
Sembra che Marti in queste ore stia lavorando alacremente per evitare che i primi degli eletti della sua lista(Pasqualini e Montinaro) rimangano a bocca asciutta. L’operazione è molto semplice: anziché fare un regalo a Giordana Guerrieri, l’assessore regionale del Pdl starebbe cercando di convincere Fitto a incoronare una donna «della società civile», in quota “La Puglia prima di tutto”: in questo modo, però, rimarrebbe a bocca asciutta Ciardo e, soprattutto, Cairo, che attende un assessorato da 15 anni. Il ragionamento che Marti cerca di promuovere è il seguente: con un assessorato esterno per La Puglia prima di tutto, la lista di Fitto sarebbe comunque a posto, visto che Monosi, che sarà riconfermato ai Tributi, pur essendosi candidato nel Pdl, è un punto di riferimento per quella lista, avendo dato un importante contributo alla sua composizione.
Ma il vero assessorato su cui si gioca una grande battaglia è quello dell’Urbanistica, un centro di potere che muoverà tanti fondi: Messuti combatte per ottenere la delega, ma dovrà accontentarsi dei Lavori Pubblici. Sarà Severo Martini, secondo alcune indiscrezioni, a ricoprire la delega più importante, anche perché la cosa non dispiace a Marti e ad altri uomini influenti che con l’ex colonnello della Poli hanno un ottimo rapporto.
Nel Pdl continuano i mal di pancia, anche se D’Autilia e Tondo rimarranno rispettivamente in Alba Service e all’Asi c’è chi insiste sul quinto assessorato. Aloisi nei giorni scorsi aveva suggerito i criteri da seguire:«Affidabilità, esperienza, capacità, merito e consenso. La situazione non si sblocca perché se non si seguono dei criteri precisi, tutto diventa opinabile».
Insomma, l’assessorato a Nunzia Brandi potrebbe risolvere la questione delle quote rosa e accontentare gli uomini del Pdl.
Sembra, però, che le scelte di Perrone siano diverse: per garantire un assessorato a tutte le liste alleate, tranne a Regione Salento che avrà la presidenza del Consiglio, il partito di Gabellone dovrà accontentarsi di quattro assessorati, nonostante lo straordinario risultato.
Perrone,in mattinata, ha spiegato i suoi criteri di scelta: «Bisogna partire bene, con un esecutivo che duri cinque anni: dobbiamo partire con il piede giusto, per questo motivo prendo un po’ di tempo in più, non dobbiamo ripetere l’esperienza del passato. La mia sarà una giunta di carattere politico: i risultati elettorali sono la base di riferimento principale nella ripartizione degli incarichi nell’esecutivo e nella scelta delle persone. Io non ho mai dato termini, ma la settimana prossima potrei aver già trovato la soluzione. Stiamo decidendo le ultime cose,stiamo facendo tutti i passaggi con tutti i gruppi politici e con tutti i consiglieri, perché non voglio fare l’uomo solo al comando. La quota rosa non è un ostacolo, ma un’opportunità: ecco perché stiamo prendendo in considerazione la possibilità di puntare su una donna esterna».
Le ultime parole del sindaco confermano le indiscrezioni: si sta cercando una donna esterna, proveniente dalla «società civile», probabilmente in quota Puglia prima di tutto. Ma non è totalmente tramontata la soluzione Giordana Guerrieri. Tra venerdì e sabato si saprà se il nome individuato potrà segnare una svolta.
Alberto Capraro