La smania di tornare a stupire a suon di ganci e montanti è l’imperativo che aleggia nella testa di Antonio “ElDinamyte” Santoro. Il pugile leccese si appresta a salire sul ring di Sequals (provincia di Pordenone) sabato 7 luglio in occasione della ventisettesima edizione del “Trofeo Primo Carnera”.
La prestigiosa manifestazione sarà circondata dalle telecamere più rinomate del panorama nazionale econsentirà a Santoro di disputare l’ottavo match tra i professionistia cospetto del temibile Josef Gerebetz. L’atleta di nazionalità ungherese vanta uno score di tredici match tra cuispicca il successo ottenuto contro l’ex campione italiano Samuele Esposito. Un avversario ostico su un palcoscenico sontuoso che metterà alla prova i valori tecnici e l’esperienza finora acquisita dal rampante salentino, unico leccese nella storia della boxe italiana a partecipare al “Memorial” del peso massimo italiano per antonomasia. All’angolo del nostro Antonio risponderà presente Andrea Presicce della Helios Team di Lecce, tecnico che ha permesso a Santoro di perfezionare la preparazione atletica. A tal proposito il ragazzo della scuderia Conti Cavini spende parole di elogio per il suo secondo: “voglio ringraziare pubblicamente maestro Presicce per come mi sta allenando in vista di questo importante appuntamento. Se mi sento così in forma lo devo principalmente a lui e alle motivazioni che quotidianamente riesce a trasmettermi. Un grazie sentito va anche alla Boxe Iaia di Brindisi che ha curato prevalentemente l’aspetto tecnico”. L’incontro nella tana di Carnera rappresenta una svolta nella carriera di “ElDinamyte” che disputerà il suo primo match per la categoria dei superleggeri dopo aver combattuto gli ultimi sette per i pesi welter. Un restyling tenuto allo scuro dei media e che consegna alla platea della noble art nazionale un Santoro-bis tutto nervi e muscoli. Prendendo in esame le ultime uscite da luci e ombre dell’atleta nostrano, l’impegnativo match odierno lontano dalle mura amiche del Salento non lascia presagire ad una vittoria sul velluto; ma quando l’estate inizia a farsi rovente, nelle vene di Antonio Santoro ribolle il sangue di un pugile la cui fame varca i limiti dell’immaginario collettivo. In relazione alla scorsa annata,pare essere proprio la stagione estiva il periodo in cui il ventinovenne riesce a dare il meglio di sé. Un’attenta analisi rileva dati significativi: nei primi due match disputati a cavallo tra giugno e agosto 2011, il boxeur salentino ha inflitto due pesanti k.o tecnici ai danni dei malcapitati Zoltan Horvat e FerenkSarkozy. Nei seguenti incontri organizzati in stagioni lontane da temperature elevate, Santoro ha rimediato solo vittorie ai punti, fino all’ultimo mezzo passo falso che ha decretato il pareggio contro Angelo Mancuso. L’imbattibilità è pero il dato statistico che salta agli occhi dei primi sette match da professionista, ed è su queste basi solide che Antonio Santoro è pronto a salire sull’ottovolante in memoria di Primo Carnera.