Ancora un grande successo per il ritorno di Max Gazzè nel Salento. L’artista romano ha intrattenuto ieri sera, con la sua solita verve, il pubblico (in verità, non troppo folto) accorso in Piazza Libertini per l’ormai collaudato “Quindi? Tour”.
«Il Salento è una terra che amo molto – ha dichiarato nei giorni scorsi l’artista – perché è un posto dove mi sento molto a mio agio. È uno dei luoghi dove vado a suonare più volentieri».
Il tour dura da più di due anni e, con più di 200 date da nord a sud, ha girato l’Italia davvero in lungo e in largo mietendo ovunque consenso e acclamazione tanto da portare la band ad aggiungere nuove date ad un calendario già molto fitto.
Artista davvero a tutto tondo, Max Gazzè: musicista di gran pregio, oltre che cantante, scrittore, poeta, arrangiatore e attore (indimenticabile il suo cammeo in Basilicata Coast to Coast). Ma anche intrattenitore, come sempre ci dimostra nei suoi concerti in cui non manca mai la battuta di spirito e sorprende la capacità di riempire quei vuoti tra un brano e l’altro o di sdrammatizzare con ironia gli inconvenienti tecnici che, i musicisti lo sanno bene, accompagnano ogni esibizione live. Qualche problemino ieri, infatti, per il chitarrista Giorgio Baldi ma che, alla fine, ha fatto emergere il lato ludico di questa straordinaria band (con Gazzè e Baldi, anche Clemente Ferrari alle tastiere e Cristiano Micalizzi alla batteria), uno dei quartetti più energici del panorama italiano: «Sono dieci anni che suoniamo insieme. Siamo una band, i musicisti non sono tournisti. C’è affiatamento, alchimia, a volte anche qualche scazzo, ma suonare insieme ci gratifica».
L’aspetto più sorprendente dei live di questo contemporaneo “chansonier de geste” è che ad ogni brano il pubblico sembra sempre più convinto di trovarsi da un convivio tra amici, come ad un falò sulla spiaggia o un dopocena in terrazza. E l’attesa per i grandi successi di questi 15 anni di carriera di Gazzè è sempre altissima: sono stati presentati alcuni brani nuovi, che faranno parte del prossimo album, ma il tripudio alle prime note de “Il timido ubriaco” o “Cara Valentina” o per il brano che verrà riarrangiato sulle note de “La favola di Adamo ed Eva” (ieri Disco Inferno dei Trammps!) è sempre fortissimo.
Federica Nastasia