Il suo compagno ha ispirato un topos caro alla letteratura, quello del viaggio; una delle figure mitologiche più cariche di lirismo, assieme a Didone, Medea e Andromaca, donne la cui vita pare essere un tassello fondamentale per lo spiegarsi di un piano prestabilito dall’alto capriccio di dei in competizione: Penelope da sempre ha ispirato studi, approfondimenti e interpretazioni, l’emblema della dimessa pazienza, lunga vent’anni, in attesa del ritorno del suo sposo re di Itaca, ideatrice dello stratagemma della tela, sudario per il suocero Laerte, tessuta di giorni, disfatta di notte, pur di rimandare una risposta attesa dai cento e nove pretendenti Proci.
Ferma antitesi del viaggiatore Ulisse, contrapposizione femminile al vagare alla ricerca della felicità, Penelope compie il suo viaggio nella sua interiorità, a significare quello che per secoli rappresenta la donna.
A lei è dedicato lo spettacolo “Penelope, how are you?”, per la regia di Alessandra Pizzi e Nicola Donno, nella rassegna “Lecc’è”. La Pizzi, volto conosciuto per aver indossato le vesti di organizzatrice di eventi di successo, oggi per la prima volta si cimenta nella regia, per un progetto che pare avere già garanzia di riuscita.
Spettacolo gratuito che si terrà il 1° Settembre alle 21.30 nel Teatro Romano di Lecce, che vede come protagonista la giovanissima, timida Serena Guida.
Cast tutto giovane in verità, coreografie di Ninfa Fersini, anche protagonista dei balletti, al sax Azzurra Buccoliero, allestimento di Katiuscia Magliarisi, la produzione è firmata Titania.
Lo spettacolo è una rivisitazione della figura di Penelope, moglie di Ulisse e madre di Telemaco, che attese vent’anni il ritorno del marito Ulisse partito per la guerra di Troia, mossa da coraggio la donna prepara una drastica partenza, infila la sua intera esistenza in una valigia, cercando gli abiti da portare con sé nel viaggio la cui meta non viene rivelata.
Una Penelope un po’ isterica, il cui giorno di decisione si svolge nel suo guardaroba, l’ambiente più familiare per una donna, discute e si confessa con la sua stessa immagine riflessa, in una dualità che riguarda l’universo femminile in maniera sostanziale.
La progressiva presa di coscienza passa per la disperazione e l’inquietudine, l’euforia e il soqquadro, finisce nel racconto autobiografico.
“E’ un racconto di solitudine, di incapacità di tessere rapporti di accettazione e di condivisione. Ma è soprattutto un inno all’amore perché Penelope, alla fine di un lungo viaggio interiore, decide di scegliere e fa vincere l’amore”. Così la regista Alessandra Pizzi, descrive la “sua” Penelope How are you?,
“Con Penelope, How are you? – ricorda Carla Guido, direttrice artistica per la sezione teatrale di Lecc’è – si chiude il percorso avviato con la drammaturgia contemporanea che ha visto a Lecce numerose rappresentazioni teatrali di grande livello, tra cui gli spettacoli di Mario Perrotta ed Erodiàs che hanno riscontrato grandi apprezzamenti da parte del numeroso pubblico presente ”.
Lo spettacolo “Penelope How are you?” andrà in scena in altri tre comuni della Provincia di Lecce. Prossimo appuntamento lunedì 3 settembre al Palazzo Ducale di Galatone.