LECCE – Oltre due secoli e mezzo di carcere cono stati inflitti dai giudici della Corte d’Appello di Lecce nel processo scaturito dall’inchiesta “Augusta” che smantellò nell’ottobre di tre anni fa un presunto sodalizio capeggiato – secondo gli inquirenti – dall’ergastolano leccese di 60 anni Totò Rizzo. Alcune pene livellate verso il basso, altre rideterminate, altre ancora confermate.
Sono state ridotte le pene nei confronti di Ivan Firenze, 40enne, di Lecce, a 20 anni così come per Nicolino Maci detto Nico, 36enne, sempre residente nel capoluogo; Andrea Leo detto Vernel, 40, di Vernole, ad 11 anni ed 8 mesi; Totò Rizzo a 9 anni, (a fronte dei 13 anni e 4 mesi), assistito dall’avvocato Paolo Cantelmo; Luigi Lazzari detto Gino, 36, di Cavallino, a 9 anni e 2 mesi; Massimiliano Bracale, 40enne di Lecce, ad 8 anni (a fronte dei 10), così come Oliviero Centonze, 42, di Lecce; Maurizio Di Nunzio, 27, di Maglie Francesco D’Ostuni, 55, di Lecce; Marco Greco, 31, di Maglie e Roberto Solito, 48, di Castromediano; 6 anni a Davide Longo, 36, di Lizzanello; 5 anni a Giuseppe Mazzeo, 31, di Castrì; Marco Perrone, 31, di Lizzanello, ad 1 anno e 2 mesi di reclusione mentre Luciano Benegiamo, 27 anni, ad otto mesi di reclusione. Sono state invece rideterminate le pene nei confronti di Tonino Caricato, 31, di Cavallino, condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione; Stefano Mazzeo, 31, di Lizzanello, 8 anni; Francesco Pastore, 28, di Cavallino, 7 anni e 4 mesi; Giancarlo Sparapane, 41, di Lecce, 7 anni, assolto da un capo d’imputazione; Alessandro Perrone, 29, di Lecce, 4 anni; Mauro Ingrosso, 27, di San Cesario, a 2 anni e 6 mesi (a fronte egli 8 in primo grado), assistito dall’avvocato Carlo Gervasi; Antonio Pepe, 50, di Lecce e Luigi Santoro, 41, di Melendugno, a 2 anni; Serenella Fiorentino, 42, di Lecce, 1 anno ed 8 mesi; Andrea Marra, 37, di Calimera, a 8 mesi così come Davide Pasca, 42, di Maglie. Sono stati assolti da diversei capi d’imputazione Gabriella De Leo, 43, di San Donato; Pietro De Leo, 33, di Lecce; Roberto Mangia, 41, di Lizzanello; Andrea Marra; Nicola Pinto, 24, di Lecce e Giancarlo Sparapane, 41enne di Lecce; per Paolo Cocco, 58, di Roma, invece la sentenza è stata annullata limitatamente ad un capo d’imputazione.
E’ stata confermata anche l’unica assoluzione appellata dalla Procura per Federico Perrone, 28, di San Donato, assistito dall’avvocato Giuseppe De Luca, mentre Nicolino Maci condannato a 4 anni in primo grado è stato assolto difeso dall’avvocato Ivan Feola. Confermate, invece, le condanne a 13 anni a Roberto Schiavi, 42, di Lizzanello; 10 anni a Sergio Greco, 53, di Lecce e a Roberto Solito, 45, di Castromediano; 8 anni a Rossana Elia, 43, di Lecce, Alessandro Stabile, 31, di Lecce e il collaboratore di giustizia Alessandro Verardi di Merine; 7 anni e mezzo in continuazione con un’altra condanna a Riccardo Mele, 36, di Lecce; 7 anni a Alessandro Fago, 40, di Lecce; 6 anni e 8 mesi a Pietro Rampino, 59, di Trepuzzi; 6 anni a Claudio Lazzari, 43, di Lecce, Davide Longo, 36, di Lizzanello e ad Alberto Piccari, 57, di Roma così come a Gabriele Rizzo, 40, di Surbo; 4 anni e 8 mesi a Federica Ciminiello, 28, di San Donato; 4 anni a Claudio Camassa, 54, di Lequile così come a Alessandro Luigi Cocco, 28, di Roma; 3 anni, infine, per 3 anni a Alice Signore, 25, di Lizzanello.
Il collegio difensivo era completato dagli avvocati Luigi e Roberto Rella, Francesco Vergine, Giancarlo Dei Lazzaretti, Pasquale e Giuseppe Corleto, Umberto Leo, Monica Garrisi, Laura Minosi, Cosimo Rampino, Ladislao Massari, Paola Scarcia, Stefano De Francesco, Pantaleo Cannoletta, Francesca Conte, Alessandro Stomeo, Giuseppe Luchena, Fulvio Pedone, Giuseppe Talò, Antonio Savoia, Donata Perrone, Rocco Rizzello e Giacinto De Spirito.
Francesco Oliva