LECCE – Firmato oggi 7 ottobre 2014, alle 17.30, presso il rettorato, la Convenzione quadro tra l’Università del Salento e la Universidad Autónoma del Estado de México (UAEM).
L’incontro istituzionale tra la delegazione messicana, composta dalla professoressa Ivett Tinoco García, prorettrice con delega alle Attività Culturali dell’ateneo messicano e della professoressa Rosario Rogel Salazar, responsabile delle iniziative editoriali, e quella dell’ateneo salentino, composta dal prorettore vicario, professor Vittorio Boscia, la prorettrice, professoressa Mariaenrica Frigione, incaricata per il processo di Internazionalizzazione della Didattica, ed il referente dell’accordo, il professor Diego Símini, docente di Letteratura spagnola presso il dipartimento di Studi Umanistici.
La prima iniziativa con la UAEM, già in cantiere, riguarda l’edizione congiunta tra le due università di due collane editoriali in lingua spagnola di eminenti autori argentini, collane dirette e coordinate dal profesor Símini. Le collane saranno presentate presso la Fiera internazionale del libro di Guadalajara (Messico), che ha dedicato all’Argentina l’edizione di quest’anno. A questa iniziativa ne seguiranno altre: la prorettrice Tinoco ha già preannunciato la proposta di chiedere la collaborazione di alcuni docenti dell’ateneo leccese nelle attività accademiche della UAEM.
La firma dell’accordo con un’università messicana emergente testimonia il costante impegno dell’ateneo leccese verso una concreta azione di internazionalizzazione delle attività didattiche e di ricerca attraverso la creazione di una fitta rete di collaborazioni accademiche con Paesi Europei ed Extra-Europei.
“La posizione guadagnata recentemente dall’Università del Salento, che risulta essere la quinta in Italia nella classifica internazionale del Times Higher Education World University Rankings”, dichiara la professoressa Frigione, “ci fa capire che la strada intrapresa è quella giusta per conferire all’ateneo salentino una connotazione realmente internazionale. Ci sono ancora tante difficoltà da superare, in questo processo, per una Università relativamente giovane come la nostra e situata in un territorio che spesso fatica a competere con le realtà del Nord Italia, ma noi siamo pronti ad affrontare le nuove sfide”.