OTRANTO (LECCE) – Nuovi contenitori storico – culturali verranno alla luce in meno di un anno a Otranto: è tutto pronto. I lavori sono partiti questa settimana e termineranno entro la prossima estate. Si tratta della Torre Matta e dei sotterranei del castello di Otranto: cittadini e turisti potranno visitare una parte meno conosciuta della città. Con questi lavori di riqualificazione gli spazi aumenteranno. L’obiettivo principale dell’intervento è quello di recuperare i beni ipogei presenti nel Castello: ambienti di inestimabile valore storico molto suggestivi. Andranno avanti ancora per un po’ i lavori di scavo e di recupero e, alla fine, i nuovi spazi saranno adibiti a contenitori culturali. I sotterranei, che risalgono al ‘400, sono ambienti che non hanno subito alcuna modifica dal tempo della loro realizzazione. Durante gli scavi sono state ritrovate alcune incisioni rupestri che risalgono ad un’epoca medioevale antecedente alla costruzione del castello.
Gli importi del progetto sono di 880 mila euro per la riqualificazione della Torre Matta e di 1,2 milioni per il recupero dei sotterranei. Il Comune di Otranto è riuscito a reperire un finanziamento attraverso il ‘POIN attrattori culturali’ gestito a regia del Ministero dei Beni Culturali (MIBAC). Nella Torre Matta c’era già una galleria d’arte che ora sarà ampliata e potrà avere diversi spazi e contenitori che prima non aveva, grazie a una struttura a più piani in acciaio e vetro montata all’interno. Nel 2013 il Comune di Otranto ha chiuso un accordo con il ministero per il finanziamento e il recupero dei suoi beni storico-culturali: ora la città potrà offrire una ricca serie di contenitori all’arte e alla cultura. Vista la crescita del turismo culturale e religioso, riqualificare nuovi spazi storici significa incrementare le opportunità di guadagno per il comune, come ci spiega il primo cittadino.
«Felicissimi del risultato ottenuto quando abbiamo spuntato l’opportunità di ottenere questi contributi, perché ci consente di valorizzare questi versatili contenitori culturali a vantaggio della comunità otrantina e dei tanti turisti – ha spiegato Luciano Cariddi, sindaco di Otranto -. Abbiamo già registrato 30 mila presenze di visitatori paganti per un introito lordo di circa 160 mila euro. Il che vuol dire che si può fare cultura senza prendere dal bilancio, ma facendo guadagnare soldi alla casse comunali. Quest’anno gestione diretta del Comune e la collaborazione dei privati per i servizi si è rivelata vincente».