LECCE – L’arte, una delle più nobili e antiche forme di comunicazione, non può che sottendere un percorso di costante evoluzione e innovazione, in grado di donare ad ogni opera unicità ma anche durevolezza nel tempo. A questo paradigma sembra rispondere appieno il metodo utilizzato da Alessio Gloria, architetto leccese trentacinquenne, che nelle sue creazioni coniuga le tecnologie utilizzate nel campo della progettazione grafica 3D con le rappresentazioni di elementi geometrici e organici. Il risultato finale, impresso su tela, é riduzione del molteplice e dunque sintesi dove il digitale si innesta, in perfetto equilibrio, tra tecnica e ispirazione artistica.
La storia di Alessio Gloria racconta di una grande passione, accantonata per diversi anni, che alla fine emerge con quella forza tipica delle cose fatte con pancia e cuore. Dopo aver compiuto studi classici si laurea in legge e si abilita alle professioni legali ma capisce che quell’amore, costantemente nutrito, per l’arte e la sua storia e quella vocazione per l’architettura e il design non possono più aspettare. Si laurea così in architettura e completa il suo percorso formativo con un master in interior e industrial design. Inizia dunque la sua attività come architetto ma parallelamente si dedica all’attività grafica, misurandosi con le più recenti tecniche di modellazione e rappresentazione tridimensionale fotorealistica.
Sintesi Digitali é la prima mostra del giovane artista salentino, frutto di un lavoro fatto di curiosità e sperimentazioni, confluito in 17 opere che saranno esposte a Palazzo Vernazza dall’8 al 14 dicembre (ore 18 – 21, ingresso libero). L’ala principale del palazzo verrà occupata per la maggior parte dalle opere stampate su tele retroilluminate da fonti luminose di colori diversi e in accordo cromatico con il tema dell’esposizione. Le altre opere stampate su tela naturale pittorica seguiranno invece un allestimento più classico e faranno da cornice nell’area laterale. Il metodo e il concetto alla base della tecnica utilizzata per le creazioni sarà infine oggetto di un video proiettato nel corso della mostra che illustrerà, in un tutt’uno, le animazioni tridimensionali delle singole opere esposte.
Silvia De Luca