TUGLIE (Lecce) – Eccoli i maltrattamenti riservati dalla maestra di un asilo di Tuglie ad alcuni bambini. Sono stati ripresi in diretta dopo le denunce dei genitori. Il video divulgato dai carabinieri dura 1 minuto e 46 secondi. I fotogrammi immortalano le scene. La maestra indossa un camice. Insegue i bambini nell’aula dell’Istituto. Alcuni vengono redarguiti, altri sculacciati. Nelle sequenze è presente anche un’altra persona adulta che assiste passivamente ai maltrattamenti. Il video è stato pubblicato dopo che il Corriere Salentino e la Gazzetta del Mezzogiorno hanno pubblicato la richiesta di rinvio a giudizio della maestra: L.D.F., 51enne di Alezio, risponde di maltrattamenti verso fanciulli così come ipotizza il pubblico ministero Stefania Mininni. Non è stata ancora fissata la data dell’udienza preliminare. Si conosce, però, il nome del gup: Antonia Martalò. Davanti ad un giudice la maestra, assistita dagli avvocati Rocco Vincenti e Antonio Lanfranco, potrà fornire la propria versione e smontare le accuse. L’inchiesta è stata lunga e complessa. L’input è stato fornito dalle segnalazioni di diversi genitori che hanno raccolto le confidenze dei figli. I piccoli hanno raccontato i soprusi (al momento presunti) subìti in classe.
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli, guidati dal capitano Michele Maselli, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Sannicola, hanno avviato gli accertamenti. Nell’istituto sono state installate alcune telecamere che hanno ripreso in diretta le punizioni inflitte dalla maestra ai bambini. Gli episodi accertati si sono verificati in un brevissimo arco temporale: da dicembre 2014 a gennaio dell’anno successivo. Più casi. Ai danni di bambini ma anche di alcune bambine. Intimidazioni, offese, minacce all’indirizzo dei piccoli tanto che nel capo d’imputazione lo stesso pm sottolinea “i cambiamenti umorali dei piccoli, minzioni involontarie e variazione del comportamento quotidiano”. Il pm tratteggia anche il profilo della maestra quando scrive: “teneva un comportamento improntato a sterile autoritarismo nei confronti degli alunni a lei affidati”.
Tutti gli episodi condensano un clima di terrore in classe. Minacce ai bimbi di far loro del male. Offese come “vandali”, “scemo”, “fessa” e “proibizioni” come non andare al bagno. Non solo violenze psichiche ma anche fisiche. Sculacciate, tirate per i capelli, strattoni, minacce di finire su un lampadario o di finire appesi su una finestra. In un solo giorno almeno sei bimbi sarebbero stati minacciati e picchiati. Altri, invece, non sono stati identificati. I carabinieri hanno ascoltato i genitori e acquisito le immagini delle telecamere. La maestra non è stata mai sentita dagli investigatori. Successivamente una dettagliata informativa è confluita sul tavolo del magistrato inquirente.
Francesco Oliva