MELENDUGNO (Lecce) – Ennesimo blitz nella notte delle forze dell’ordine in località San Basilio nel cantiere del gasdotto Tap di Melendugno, dove alle 2 circa, 200 attivisti No Tap hanno cercato di impedire alla multinazionale di portare a termine il trasferimento di 42 ulivi, già invasati in precedenza, nella Masseria del Capitano, che si trova ad alcuni chilometri di distanza sulla strada per Calimera.
Diversi i camion impiegati per il trasporto, protetti da uno schieramento imponente delle forze di polizia in tenuta antisommossa, intervenuta su richiesta di Tap che ha manifestato la necessità di garantire le dovute cure ai 42 ulivi già sradicati in precedenza, trasportandoli nel centro di stoccaggio di Masseria del Capitano dove si trovano già messi a dimora altri 168 alberi provenienti dalla zona del cantiere.
Secondo quanto riferito dai rappresentanti dei movimenti di contestazione all’opera, si sono registrati alcuni contusi tra i manifestanti che avevano organizzato vari blocchi lungo il percorso. Ci sono state tre o quattro cariche per sgomberare le strade, che peraltro erano state bloccate dalle forze dell’ordine.
Tutti i 210 ulivi saranno poi nuovamente reimpiantati. Si chiude così solo una parte della fase ‘0 ‘ del cronoprogramma dei lavori, fase che prevede, oltre all’espianto degli ulivi monumentali, anche la messa in sicurezza del cantiere e la costruzione di una strada di accesso dei mezzi. Lavori che riprenderanno in autunno dopo la conclusione della stagione turistica.
“In piena stagione turistica – ha scritto stanotte il sindaco di Melendugno Marco Potì – Tap decide di violare quanto riportato nell’autorizzazione unica in suo possesso. Le attività sono sospese da giugno a settembre. Sono sconcertato dallo spiegamento di forze dell’ordine italiane per spostare 43 alberi, già sacrificati tanto tempo fa, senza motivo, senza autorizzazioni successive, senza nessun buon senso. I cittadini manifestano il loro totale dissenso. Melendugno e San Foca isolate completamente dal resto d’Italia. Fermatevi”.
“L’ennesima notte di una vergogna inaudita – scrive sul suo profilo facebook uno degli attivisti No Tap – Centinaia e centinaia di poliziotti a difendere il malaffare, contro un popolo intero. Questa volta ancor più cattivi del solito, hanno manganellato chiunque si trovasse lì…ognuno ha addosso i segni di questa notte inaudita, di questo ennesimo stupro della democrazia.
Vogliono reprimere un popolo, Non è più libertà questa!!! Difendono i criminali e picchiano gli onesti… ma non fanno paura, Non ci intimoriscono!!! Vinceremo noi, tranquilli, anche per quegli ignavi che dormono noncuranti di ciò che accade sotto il loro culo! #notap sempre più forte, #notap contro il malaffare, #notap fino alla fine!”
“Lo spostamento delle piante – comunica in una nota Tap – avvenuto nel pieno rispetto delle autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti, si è reso necessario per poterle accudire e proteggere adeguatamente, come già accade per 168 ulivi trasferiti nei mesi scorsi nella nursery di Masseria del Capitano. Nel sito è installato un adeguato sistema di irrigazione ed è stato montato un tendone a protezione delle piante da insetti e vettori di infezioni, come previsto dal Piano di Gestione già approvato dalla Regione Puglia. Nei prossimi giorni anche gli ulivi trasferiti questa notte saranno sistemati sotto rete.”
Inoltre, in merito alle dichiarazioni del sindaco Potì e di alcuni attivisti NoTap, secondo i quali il trasporto degli ulivi dall’area di cantiere del Microtunnell a Masseria del Capitano si sarebbe svolto in violazione dell’Autorizzazione Unica o comunque di un impegno di TAP a non lavorare durante la stagione estiva, Tap fa sapere “che l’Autorizzazione Unica non fa riferimento alcuno a sospensione dei lavori.
Nella documentazione integrativa allo Studio di impatto ambientale presentata da TAP il 17 aprile 2015, a pagina 90 è scritto:“6 TEMPI DI COSTRUZIONE
La seguente Tabella 27 presenta un sommario delle tempistiche previste per la realizzazione delle principali fasi principali del progetto. Complessivamente, il progetto potrà essere portato a termine in circa tre anni; durante la stagione balneare (da giugno a settembre) le attività sulla costa verranno sospese.”
TAP si è dunque impegnata volontariamente a non effettuare lavori di cantiere “sulla costa” e in più ha deciso di non effettuare altre attività di cantiere nella stagione balneare; e infatti l’attività di cantiere dell’espianto e provvisoria zollatura o invasamento degli ulivi è stata effettuata ben prima dell’inizio della stagione turistica. Il trasporto lungo strade pubbliche a mezzo camion di ulivi zollati non è evidentemente un’attività di cantiere. Lo sarebbe certamente stata, invece, la realizzazione, secondo quanto previsto dal piano di gestione degli ulivi approvato dalla Regione Puglia e fortemente richiesto dalle autorità fitosanitarie la realizzazione anche a San Basilio di un tendone a protezione dalla Xylella delle piante, in analogia a quanto già realizzato a Masseria del Capitano.”