E’ un film del 2008, genere drammatico diretto da Edoardo Winspeare, ambientato nella Lecce degli anni ’90 che tratta di criminalità, amore, amicizia ed innocenza perduta.
Ignazio De Rao (Fabrizio Gifuni) è un giudice molto stimato che dopo molti anni di lavoro nel nord Italia ritorna a Lecce e rivede Lucia Rizzo (Donatella Finocchiaro), ragazza di origini umili di cui è sempre stato innamorato sin dall’infanzia. La donna è una rappresentante di profumi, ma purtroppo si tratta di una copertura in quanto Lucia fa parte di una organizzazione criminale, “La Sacra Corona Unita”, che in quegli anni ha raggiunto il massimo potere, a capo della quale c’è Carmine Za (Giorgio Colangeli) di cui lei è la più stretta collaboratrice. La vita del giudice si riallaccerà anche a quella di Fabio (Beppe Fiorello) appassionato giocatore di biliardo, amico d’infanzia, inseparabile insieme a Lucia, quando negli anni ’60 il Salento veniva considerato un’oasi felice.
Una sera Fabio va a giocare a biliardo nel bar di Luigi Infantino noto spacciatore, nonché padre di un bambino nato da una relazione con Lucia. L’indomani Fabio viene trovato morto per un’overdose di droga tagliata male. Il caso viene affidato a Ignazio che nel corso delle sue indagini non tarderà a scoprire la drammatica verità, Lucia non solo è coinvolta ma è addirittura una boss della mafia pugliese. Ignazio cade in una crisi profonda, l’amore reciproco per Lucia che si è rafforzato a dispetto degli eventi, gli impedisce di andare fino in fondo e si dimette dal caso. Una notte dopo uno scontro a fuoco tra cosche rivali Lucia braccata da tutti busserà alla porta dell’uomo che ama facendo presagire una collaborazione con la giustizia.
In questo film che ricorda il melodramma, rispecchiando la vita, la tradizione e la cultura salentina, il cui ritmo è scandito da una musica di possessione “pizzicata” alla chitarra e che non riesce purtroppo ad esorcizzare il male, nella sua vittima, morsa dalla “taranta”, l’amore impossibile tra i due protagonisti, i loro sentimenti ed emozioni sono affidati agli sguardi silenziosi del giudice e ai movimenti morbidi e sensuali di Lucia, il cui personaggio ha valso alla Finocchiaro diverse nomination come miglior attrice ed il riconoscimento al Festival Internazionale del Film di Roma come miglior interprete femminile.
Francesco Stomeo