di Flavio De Marco
Parla chiaro Occhiazzi, vice di Braglia, allenatore del Cosenza. Nessuna paura della capolista, modulo ad hoc ed inibizione del gioco ideato da Liverani. Questo lo spirito dei “lupi” calabresi: ” di un modulo che dà delle ottime garanzie, poi dipenderà sempre dagli uomini a disposizione. Note positive dalla Viterbese? Lo spirito, Mister Braglia vuole che la squadra non lasci mai la partita nelle mani degli avversari, ma non ce ne rendiamo conto solo noi, anche i tifosi. Questa cosa è venuta un po’ meno a Bisceglie quando siamo rimasti in dieci, ma nel primo tempo abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco. Pasqualoni e Bruccini stanno meglio, abbiamo altri due giorni per riprenderli.
Il Lecce è la capolista, più che temere però valutiamo i loro punti di forza per porre rimedio a quello, stai lì a pensare come chiudere più spazi, ma non si teme nessuno: si rispettano gli avversari, ci schiariamo le idee, aiutiamo i nostri ragazzi a comprendere meglio la gara, ma non abbiamo mai paura. Dobbiamo migliorare la finalizzazione, ma non è mai solo colpa dell’attaccante, quando gli avversari si abbassano è difficile per tutti trovare il varco giusto: bisognava trovare l’equilibrio giusto, la compattezza, era fondamentale per dimostrare che fosse difficile fare gol al Cosenza, poi far sì che la squadra fosse ad immagine e somiglianza del Mister, infine si lavora sulla zona di finalizzazione. I ragazzi ci stanno seguendo e credono in quello che fanno. Tutti i gol subiti nelle ultime gare sono gol particolari, però gli errori li analizziamo sempre e li valutiamo: quando si subisce gol c’è sempre un errore, la cosa intelligente è capire dove sia l’errore e la predisposizione dei ragazzi ad ammettere gli sbagli possa aiutarci a crescere. Qui c’è un’idea di gruppo, un gruppo che non è inferiore a nessuno: in queste gare ognuno ha la voglia di dimostrare di essere più forte, loro dicono sempre che ‘Noi siamo il Cosenza’, è uno spirito che hanno questi ragazzi e che si portano in campo.
Noi dobbiamo arrivare nei play-off senza guardare il posto, perché altrimenti potremmo scoraggiarci: bisogna che ci guardiamo anche alle spalle, con la responsabilità di dimostrare a questi ragazzi quali siano i nostri obiettivi. Ci sono stati episodi che hanno disturbato l’ambiente, ma quando ci sono state espulsioni evitabili il Mister ha avvisato i ragazzi: mai giustificare i ragazzi. Siamo arrabbiati, certo, ma anche se fossimo arrivati in finale lo saremmo stati: Cosenza – Lecce non è una partita come le altre, lo spirito del ‘Marulla’ ci farà capire l’importanza di questa gara. Dermaku? Dispiace perdere un giocatore importante come Kastriot, ma abbiamo sostituti validi».