di Flavio De Marco
Il clima è ideale per il Cosenza, terreno inzuppato ed impraticabile per stoppare le qualità tecniche della truppa giallorossa. Liverani non smentisce il suo credo: Di Piazza, rispetto al reparto offensivo parte dalla panchina e schiera Torromino e Saraniti. Il Cosenza mette in campo un 3-4-3 modulabile in un 3-5-2 con Saracco; Idea, Pascali, Camigliano; Corsi, Bruccini, Calamai, D’Orazio; Perez, Okereke, Tutino. In panchina, come allenatore c’è Occhiuzzi al posto dello squalificato Braglia. Mister Liverani ed il suo 4-3-1-2 schiera Perucchini; Ciancio, Cosenza, Marino, Legittimo; Armellino, Arrigoni, Mancosu; Tsonev; Saraniti e Torromino.
Come prevedibile il campo è difficile, ma, è il Lecce con Torromino imbeccato da Tsonev in veste di trequartista, cerca di inserirsi. La sua è più una lotta contro le “falle” che inibiscono ogni conclusione accettabile. Il Cosenza al quarto d’ora sta per andare in gol con Tutino se non fosse per un intervento al limite del fallo da parte di Cosenza. Fortunatamente il direttore di gara non ravvisa gli estremi per il rigore. La squadra di casa incalza il Lecce, questa volta con Perez che trova pronto un energico Arrigoni. E’ una partita di sacrificio, davvero brutta sul piano dello spettacolo, però, i calabresi vogliono il risultato pieno e al minuto ventisette D’Orazio coglie la traversa, dopo un’uscita di Perucchini. Allo scadere della prima frazione, Mancosu, su suggerimento di Armellino, non imprime la giusta forza di testa, conclude debolmente nelle braccia di Saracco. Occasione ghiotta sfumata e primo tempo archiviato con non poche preoccupazioni per il Lecce.
Nella ripresa si vede una manovra più aggressiva dei salentini, i quali, però, subiscono un tiro insidioso di calamai in scivolata, ben intercettato dal portiere leccese. Al minuto cinquantasette entra Tabanelli per Tsonev e al sessantaduesimo Di Piazza per Torromino. La partita cambia, il Lecce trova più coraggio e si lancia più spesso in avanti, compatibilmente con le pessime condizioni ed i continui scivoloni e segmentazioni di gioco causati dalle pozzanghere. Al settantaduesimo la svolta: Mancosu si inserisce in area del Cosenza, dalla sinistra, va al tiro, sporco ma efficace nel trovare in traiettoria un Saraniti pronto a stoppare e andare in gol. Sospetto fuorigioco e 0-1 per il Lecce. A dieci minuti dallo scadere Liverani richiama l’autore del gol (tredici per lui quest’anno in serie C), Saraniti, per guai muscolari e Ciancio per Lepore. Tutto mirato per abbassare il ritmo del match e controllare sapientemente il risultato. Ben sei i minuti di recupero ed il Lecce riesce nell’impresa, davvero difficile, di espugnare Cosenza.
Gol pesantissimo di Saraniti che conferma il più sette dei giallorossi sul Catania: insomma a sette giornate dalla fine l’ambiente salentino può ritenersi quanto meno più sereno per le prossime “finali”. Prossima partita interna contro la Fidelis Andria già giovedì prossimo e i ragazzi di Liverani pronti ad allenarsi domattina, martedì 20 Marzo, alle 11 al Via del Mare. Lecce cinico, combattivo e vincente.