L’astrologia è una disciplina molto apprezzata dal pubblico femminile, ed è spesso compiacente, al benessere emotivo delle donne, perché per sua natura la donna è magica ed intuitiva e possiede una maggiore confidenza con la ricchezza del simbolo. L’Astrologia, da considerarsi come lettura e non solo interpretazione, è una delle tante vie, che conduce alla comprensione di sé, che parte dall’accettazione del proprio Dna astrologico, ovvero l’indicazione della posizione dei pianeti nei segni e nelle case, nel momento della nascita. Dalla moltitudine di dati, che emerge dal tema natale, che è unico per ciascuno di noi, emerge una lettura completa dell’individuo, paragonabile per la sua complessità, alla lettura psicoanalitica di un soggetto.
Simbolicamente possiamo, a seconda della posizione di pianeti come Venere e Luna, considerare tre tipologie diverse di femminilità. Se i valori di Luna e Venere sono in Ariete, Leone, Sagittario e Capricorno, abbiamo la donna virilizzata, quella che troviamo spesso ai posti di comando o alla guida di lavori, che richiedono autorità ed energia. Una donna, che in campo sentimentale è orientata a volere essere lei a “condurre il gioco” ed il fatto, che l’uomo sia un tantino impacciato ed insicuro, diventa un elemento di attrazione. Queste tipologie femminili, non sono facili da gestire, chi riesce ad apprezzarle e vivergli accanto, potrà beneficiare, oltre che della loro immensa generosità, anche di energia vitale allo stato puro.
Nella seconda tipologia femminile quella tradizionale, consideriamo che quando la Luna e Venere sono nel Toro, nel Cancro, nella Vergine o nella Bilancia abbiamo una donna con una femminilità dolce, passiva. Una persona i cui valori di riferimento sono la maternità, la coppia, la famiglia. La tipica donna delle scorse generazioni, affettuosa e desiderosa di protezione maschile, dagli atteggiamenti retrò, sovente composta nelle sue estrinsecazioni emotive. Dall’apparenza poco incisiva, si concentra tuttavia, sui suoi obiettivi e seppur pacatamente, li persegue con successo. Molto apprezzata dall’uomo tradizionale, che preferisce non entrare troppo in conflitto con il femminino, e che ha necessità di una suddivisione dei ruoli molto netta e poco confusa.
Terzo tipo di femminilità è quella rappresentata dalla donna nomade, eterica. Questa tipologia comprende valori di Luna e Venere in Gemelli, Scorpione, Acquario e Pesci. Una tipologia di donna che affascina ma che non trasmette certamente tranquillità. Ella infatti non si ferma, è in continua evoluzione, rifiuta la voglia di affermazione dell’amazzone, virilizzata, ma anche la passività della femmina tradizionale. È avventurosa ma anche irrequieta, non ama le situazioni standard, specie di coppia, ma poi è lei stessa che ne rimane coinvolta. La sua maggior difficoltà è quella di essere una mente senza dimora alla ricerca dell’isola che non c’è. Una donna che con il suo atteggiamento attirerebbe suo malgrado, uomini che rifuggendo da un ménage ordinario, desiderano una vita da Bohèmien, con una donna imprevedibile, da catturare al di là delle nuvole, e mai banale.
Tina Piccinno