LECCE – Uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 10 gennaio 2019, diretto da Massimiliano Bruno “Non ci resta che il crimine”, un gangster movie, comico e fantastico, interpretato da Alessandro Gassman, (Sebastiano), Gianmarco Tognazzi (Giuseppe), Marco Giallini (Moreno), Edoardo Leo (Renatino De Pedis) il boss detto il Dandy e Ilenia Pastorelli la donna del boss.
La storia comincia presentandoci tre amici: Sebastiano, Giuseppe e Moreno senza molti mezzi per poter avere successo ma con un immensa capacità nell’arte di arrangiarsi grazie al loro grande talento e spirito creativo. Il trio escogita un piano per fare tanti soldi, l’idea è di Moreno e consiste nel fare un tour nei luoghi in cui c’era la banda della Magliana, per intrattenere i turisti e crearsi così un ente profit, il loro progetto consiste nel essere a tema con gli anni 80 periodo in cui appunto operava la famosa banda, vestendosi con le giacche di pelle in voga al momento, indossando i Ray-Ban, guidando le auto dell’epoca, ma improvvisamente, quando tutto sembra filare liscio finiscono catapultati nello spazio temporale dei veri anni 80, esattamente nel ‘82 anno in cui l’Italia vinse i Mondiali e avranno a che fare con il pericoloso e temuto boss Renatino che è anche a capo delle scommesse clandestine del calcio.
Il film è molto fantasioso, ricco di equivoci, di indimenticabili gag come ad esempio la scena della rapina in banca con il gruppo vestito da “I Kiss” e un cellulare che squilla inaspettatamente fuori dal suo tempo, oppure il momento in cui l’amante di Renatino offre una sigaretta a Sebastiano che risponde dicendo che da poco è passato alla sigaretta elettronica dimenticando, il fatto che negli anni 80 non era stata ancora inventata. Detto questo il ritmo è incalzante, l’atmosfera è coinvolgente, offre una grande carica adrenalinica.
“Non ci resta che il Crimine” si può dire che sia a tutti gli effetti un film molto divertente che dedica anche spazio a una Romance, ovvero all’attrazione reciproca tra Sebastiano e la stravagante ed affascinante ballerina, la femme fatale, “proprietà” di De Pedis, la vita dei due sarà inevitabilmente messa in pericolo ma riusciranno a salvarsi? Sono tante le domande da porsi e c’è molto entusiasmo per come il film è stato presentato, per le varie clip, per il trailer molto convincente. Sicuramente ci saranno risposte molto positive perché la pellicola ha in serbo quel tipo di comicità italiana che mancava da molto tempo, prendendo volutamente esempio dalla magica, intramontabile ironia di Troisi e Benigni in “Non ci resta che piangere” che resta un indiscusso cult, di cui “Non ci resta che il crimine” sì può considerare una degna eredità, tenuto anche conto del talento e della performance dei protagonisti, con particolare riferimento ad Alessandro Gassman che occupa lo spazio scenico, ripercorrendo sempre di più la strada di suo padre.
Il film, adatto a tutti, può essere considerato una metafora della vita, il ritorno al passato esprime la nostalgia e la malinconia nei confronti di un tempo perduto e per alcuni versi preferito al presente così totalmente cambiato. I tre amici riusciranno a realizzare i loro sogni? Potranno tornare a casa? Porteranno con loro un bel malloppo? “Non ci resta che scoprirlo”.
Francesco Stomeo