CAMPI SALENTINA (Lecce) – A Campi Salentina, nel cuore del Salento, proprio di fronte alla Chiesa Madre, si erge una il cui prospetto modesto nasconde un prezioso gioiello barocco: la Chiesa di Sant’Oronzo.
La chiesa fu edificata a cavallo tra il 1662 e il 1670 su commissione dell’Arcivescovo di Lecce Luigi Pappacoda per volere degli abitanti di Campi che in quegli anni avevano eletto Sant’Oronzo come protettore della comunità.
Fino al 2011 all’interno della chiesa era conservata una statua di Sant’Oronzo in argento che ogni anno, il 1° settembre veniva portata in processione, fino a quando una mano infame l’ha trafugata e a oggi non è ancora stata ritrovata.
Punti focali del prospetto sono il finestrone centrale e l’architrave che sovrasta il portone decorato con fregi, caratteristiche lontane dal gusto dell’epoca, ma sufficienti a richiamare l’attenzione ed invogliare a salire gli scalini che separano l’ingresso dalla strada.
L’interno ad aula unica è invece un’esplosione di gusto barocco esaltato dalle pareti laterali in pietra e carparo la cui semplicità contrasta semplicemente con il vasto parterre di statuine, putti, festoni, fiori e frutti ricoperti in oro zecchino.
L’aula unica permette di convergere immediatamente lo sguardo verso l’altare maggiore, di cui a noi è giunta la versione del 1737, custode di una preziosa tela del pittore Carlo Rosa raffigurante Sant’Oronzo che protegge Campi Salentina e Lecce, mentre sulle colonne laterali svettano le statue dei Santi Giusto e Fortunato.
Claudia Forcignanò