di Valeria Coi
PESCOLUSE (Lecce) – Sono riprese stamattina le ricerche dei due dispersi Fabrizio Piro, 53 anni di Gallipoli e Damiano Tricarico, 43 anni, di Tuglie, la cui imbarcazione, il 5 febbraio scorso si è rovesciata a causa di un’onda anomala a circa due miglia dalla costa di Pescoluse, marina del comune di Salve (LE).
I due sono caduti in mare e da quel giorno di loro non si è avuta più alcuna traccia, tranne che per qualche effetto personale (un mazzo di chiavi e un portafoglio) ritrovato in prossimità della zona dove era avvenuto l’incidente, dai sommozzatori dei Vigli del Fuoco.
E’ stato dunque accolto l’appello del sindaco di Gallipoli Stefano Minerva che ieri, attraverso una lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Prefetto di Lecce e alla Capitaneria di Porto, aveva formalmente chiesto la ripresa delle ricerche.
“A nome delle due famiglie – si legge nella nota di Minerva – ma più in generale dell’intera comunità cittadina di Gallipoli che continua a seguire con attenzione ed apprensione alte l’epilogo di questa dolorosa vicenda, chiedo di voler riprendere l’attività esplorativa al fine di dare degna sepoltura ai nostri sfortunati concittadini, restituendo così i corpi ai familiari”.
Due le motovedette impegnate in mare in queste ore, al lavoro sia Gallipoli che Leuca, una motovedetta è impegnate nelle ricerche verso Nord e l’altra verso sud.
Da Genova si attente intanto l’arrivo di una nave (privata) capace di scandagliare i fondali grazie a delle speciali telecamere (è la stessa che si utilizza per la pesca del corallo).
L’imbarcazione attraccherà nel porto di Torre Vado (Morciano di Leuca), là dove fino a 10 giorni fa ormeggiava il peschereccio di Pirro. Il figlio Cosimo, unico superstite arrivato in riva a nuoto nella notte tra il 4 e il 5 febbraio per chiedere aiuto dopo l’incidente, non si arrende. Qualunque sia stata la sorte dei due naufraghi, l’obiettivo è quello di cercarli senza lasciare nulla di intentato.
Si attendono quindi comunicazioni ufficiali dell’arrivo della nave genovese che per ormeggiare nel porto di Torre Vado dovrà formalizzare la sua presenza alla Capitaneria di Porto.