F.Oli.
LECCE – Nuovi tasselli della pubblica accusa confluiscono nel processo sulle assegnazioni degli alloggi popolari in cambio di voti a Lecce. Nella prima udienza, celebratasi in Corte d’Assise lunedì mattina, i pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci hanno depositato un file audio denominato “Voce 002” datato 24 maggio 2013 ritrovato nel pc sequestrato ad Antonio Torricelli nel giorno del blitz, il 7 settembre, nel corso delle perquisizioni eseguite dai militari della Guardia di Finanza.
Si tratta di un file relativo alla registrazione, verosimilmente, di una delle riunioni tenute da Attilio Monosi con il cosiddetto “comitato degli abusivi” cui fa riferimento lo stesso Monosi con Diego Monaco nel corso di una conversazione telefonica intercettata e, agli atti, dove si fa riferimento al fatto che la registrazione sarebbe stata eseguita da Monia Gaetani e consegnata ad Antonio Torricelli.
L’avvio del processo è stato scandito dalle prime schermaglie che lasciano presagire come l’istruttoria sarà particolarmente vissuta dalle parti. L’avvocato Giuseppe Corleto ha infatti chiesto la revoca di Codacons tra le parti civili a cui si sono opposti i pubblici ministeri e rigettata dal collegio della prima sezione penale presieduto dal giudice Pietro Baffa. Per il resto non sono state sollevate ulteriori eccezioni preliminari e il processo è stato aggiornato al 24 aprile quando giudici e parti interessate si trasferiranno nell’aula bunker del carcere di Borgo “San Nicola” per usufruire di spazi e ambienti più ampi.
Sul banco degli imputati, con il rito ordinario, compaiono 33 imputati. Alla sbarra, tra gli altri, politici e funzionari comunali di Palazzo Carafa che, ed è quanto dovrà accertare il processo, avrebbero gestito l’assegnazione degli alloggi popolari come una cosa personale in cambio di voti. Un malcostume andato avanti per anni e ed emerso solo con una denuncia di un inquilino solerte (parte civile nel processo) che ha consentito di scoperchiare un presunto comitato degli affari in stretta sinergia con un comitato degli abusivi beneficiari di un alloggio grazie a graduatorie parallele a quelle ufficiali.