MELPIGNANO (Lecce) – L’attesa finalmente è terminata.
L’appuntamento è per questa sera nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, con l’unica tappa estiva salentina dell’”8 Tour” targato Subsonica.
I torinesi Subsonica sono una delle migliori realtà creative della musica italiana in grado di mixare la dance music con ritmiche dub, love songs, suoni funk, synth alla club culture e bassi raggaeggianti.
Il tutto con una grinta da rock band che li contraddistingue da oltre un ventennio.
Dopo l’elettrizzante tournée nei più importanti palazzetti d’Italia, Melpignano è stata scelta tra le quattro date estive speciali, insieme a Torino, Taormina e Roma, per festeggiare il ventesimo anniversario di “Microchip emozionale”, il celebre album della band che risale al 1999.
La scaletta di questa sera infatti sarà costruita ad hoc e preannuncia una festa del tutto speciale. Sarà un live set più lungo, con pezzi dell’ultimo album mescolati agli altri dischi, ma uno spazio speciale verrà dedicato ai brani di “Microchip emozionale”, album suonato per intero durante questo show d’eccezione.
A due anni dai vari progetti solisti, Samuel, Boosta, Max Casacci, Ninja e Vicio sono ritornati in pista. “8” è il nome del loro ultimo lavoro discografico uscito il 12 ottobre scorso e che ha fatto già ballare l’Italia in lungo e in largo.
La tappa di Melpignano è organizzata da Molly Arts Live e Vertigo e i tickets sono disponibili presso i punti vendita Ticketone o acquistabili al botteghino dalle ore 20.00 di questa sera.
Per l’occasione siamo riusciti a scambiare quattro chiacchiere con Max Casacci, chitarrista, produttore e fondatore dei Subsonica, che ci ha raccontato aneddoti e nascita di alcuni tra i brani più fortunati della band torinese.
É il 1999. Siamo a cavallo tra vecchio e nuovo millennio e in Italia la scena musicale appare in fermento. Vent’anni dopo, cosa rivedi nella musica emergente italiana e cosa invece appare così lontano?
Sono stati decenni in bilico quelli passati, in cui la musica aveva perso la propria centralità. Noi insieme alla generazione musicale anni ’90 abbiamo protratto a lungo un’adolescenza musicale n maniera innaturale ma perchè in assenza di protagonisti successivi. Oggi, fortunatamente, rivedo il mondo della musica di nuovo in attività. Siamo nel bel mezzo di un rinnovamento sia di chi ascolta che dei produttori di musica nuova.
Dalle mura della mia adolescenza ho sempre pensato ad Aurora (Aurora Sogna, n.b.) come un’amica speciale e da proteggere. Ad anni di distanza, colgo l’occasione per chiedere il significato di questo “Microchip emozionale” che vive ancora la mia fantasia.
Ero alle prese con il testo della canzone, quando ho iniziato ad immaginare. Perchè non dare la possibilità ad una persona di sognare di poter espandere il proprio corpo, le proprie percezioni mediante la tecnologia? Pensa ad uno specchio in cui osservare i sogni più reconditi presenti in ognuno di noi.
Il significato di “Microchip emozionale” sta tutto nella voglia di sperimentazione, di apertura, di sfida che tanto caratterizza la nostra band ancora oggi.
Come in una relazione che si rispetti, tornare insieme è sinonimo di riflessione e rinascita. Quali sono state le sensazioni alla vigilia della vostra reunion?
Come band ci siamo lasciati individualmente tanto spazio, perché ognuno di noi si sentisse libero di portare a termine i propri progetti solisti. Credo fortemente che la narrazione di un gruppo come il nostro, attivo da oltre vent’anni, possa essere svincolata dalle scelte dei singoli componenti. È stato dunque un processo del tutto naturale ritornare di nuovo insieme con la voglia di creare nuova musica.
Sembra abbiate un legame speciale con il Salento che da sempre vi acclama. Quali ragioni vi hanno portato a farne una delle quattro date evento in tutta Italia?
Il Salento e in particolare Melpignano, con la splendida piazza che ogni anno accoglie uno degli eventi musicali di maggior successo di tutta la Penisola, sono luoghi che ci abbracciano da quasi trent’anni. Tanti gli amici musicisti che in questi luoghi negli anni ci hanno fatto compagnia. Africa Unite, Casino Royale, 99 Posse, Almamegretta. Questo è il nostro modo semplice di mostrare riconoscenza nei confronti di luoghi e genti che per noi rappresentano oramai casa.
Si può parlare di progetti futuri imminenti per i cinque ragazzi cibernetici di Torino?
Con la tappa di Melpignano ci avviciniamo al vero compleanno dell’album, che usciva il 26 agosto per la precisione. Partendo da qui, stiamo progettando il modo migliore per la celebrazione del disco che tanto ha segnato la nostra carriera e, chi lo sa, magari anche dei suoi successori. È tutto in cantiere ancora, ma noi siamo assolutamente carichi e non vediamo l’ora di dare al nostro pubblico un regalo che difficilmente dimenticherà.
Rimaniamo connessi!
Chiara Rosato