LECCE – Il dicembre nero del Lecce è stato caratterizzato dal mal di gol di tutto il reparto offensivo a disposizione di mister Corini. Cinque gare e zero vittorie con Stepinski e Falco a secco dall’ultimo successo ottenuto in extremis contro il Chievo, Coda non la butta dentro dal 2-2 rocambolesco maturato in casa a cospetto del Venezia, mentre Pettinari è ancora alla ricerca della prima rete in maglia giallorossa. In una categoria complicata come quella della serie B, Cristian Bucchi gonfiò la rete per 29 volte vincendo la classifica cannonieri nella stagione 2005/06 con la maglia del Modena. E da tecnico, invece, ha allenato Massimo Coda quando l’ex attaccante sedeva sulla panchina del Benevento che condusse al terzo posto nella serie cadetta.
Dopo l’ultima esperienza alla guida dell’Empoli, mister Bucchi è in attesa di un progetto sportivo che faccia al suo caso. “Il Lecce sta vivendo un periodo di impasse, ma sono convinto che sarà passeggero – spiega Bucchi -. Corini è un allenatore molto preparato e la società è composta da persone competenti e molto professionali. Contro il Vicenza i giallorossi avranno l’opportunità di chiudere l’anno con una vittoria e rilanciarsi in classifica”. Ma questo Lecce è veramente in grado di risalire subito nella massima serie?. Bucchi è ottimista: “Il campionato di serie B è molto lungo e nella zona alta della classica ci sono tante squadre raccolte in pochi punti. Il Lecce ha un organico molto forte e lotterà sino alla fine per la promozione – prosegue l’allenatore -. Stimo molto il presidente Sticchi Damiani e il direttore Corvino, quindi è una squadra destinata a far bene”.
Se il Lecce contro il Vicenza dovesse mancare all’appuntamento con la vittoria per la sesta partita consecutiva, Eugenio Corini potrebbe finire sul banco degli imputati. “Sono un allenatore e una chiamata da parte del Lecce sarebbe molto gradita, ma sono certo che Corini saprà come uscire da questo periodo avaro di risultati. Lecce è una piazza eccezionale e sarei entusiasta. È una società che porta pazienza e lascia il tempo agli allenatori di lavorare in serenità. Però mi piacerebbe allenare il Lecce tra qualche anno, proprio perché adesso c’è Corini a cui auguro il meglio. E lo dico con grande sincerità”. Per quanto riguarda il momento negativo degli attaccanti giallorossi, il tecnico romano non fa drammi: “Coda non si può discutere. È già a quota 8 reti e si è preso solo una piccola pausa. Si tratta di un attaccante in grado di integrarsi con qualsiasi tipo di partner d’attacco. Stepinski? Questa per lui è la prima stagione dove gioca con regolarità – conclude -. Probabilmente sente maggiormente le responsabilità e forse soffre la pressione, perché negli anni passati giocava poco e poteva esprimersi partendo a fari spenti. Però è indiscutibilmente un giocatore con delle potenzialità molto importanti”.