Il Lecce deve risorgere dopo la grave sconfitta interna contro il Pisa e va a Ferrara a caccia del bottino pieno.
La Spal col 3-4-1-2 schiera Thiam; Tomovic, Vicari, Sernicola; Ranieri, Esposito, Valoti, Strefezza; Castro; Murgia, Paloschi.
Lecce vecchio stile e senza Falco col 4-3-1-2 che, però, pare più adattarsi al 5-3-2 ed in campo Gabriel; Adjapong, Lucioni, Zuta, Calderoni; Paganini, Tachtsidis, Majer; Mancosu; Coda, Stepinski.
Dall’asse Coda-Stepinski nasce il primo sussulto giallorosso, ma, la conclusione di Coda è alta.
Qualche problema di disattenzione permane, uno svarione di Tachtsidis innesca l’attacco della Spal, Gabriel salva in extremis.
Majer alla mezz’ora recrimina, dopo un cross, un fallo di mano in area ferrarese, non ci sono gli estremi per il penalty. Mancosu gioca a tutto campo ed evita il peggio quando può, soprattutto quando Murgia decide di impegnare la retroguardia giallorossa. Il primo tempo viene giocato alla pari con un equilibrio evidente.
Nella ripresa la Spal si avvicina al gol, Paloschi di testa, da posizione defilata coglie un palo, brivido in area leccese. Al cinquantesimo Paganini non inquadra la porta, ha una buona occasione ed i difensori di casa si immolano per evitare lo svantaggio. Gara giocata a viso aperto da entrambe le compagini, Mancosu si vede annullare il gol di per presunta posizione di offside. È un totale tira e molla, Gabriel deve trasformarsi in Spider Man su intervento aereo di Murgia e sul capovolgimento di fronte Coda si divora il vantaggio: l’attaccante si fa ipotizzare dal portiere della Spal.
Per la formazione casalinga entra Di Francesco e Sala per Murgia e Sernicola. Nel Lecce Listkowski per Mancosu, generosissimo.
Coda ci riprova con un diagonale al minuto sessantasei, Thiam si deve superare per mantenere saldo il risultato. La Spal sbaglia il fuorigioco ed il Lecce prova ad infilarsi.
Minuto settanta, Adjapong effettua un cross preciso sulla testa di Stepinski che stacca e sfiora il gol all’angolino. Cambia la Spal, Floccari per Paloschi e Missiroli per Valoti.
A dodici minuti dal termine Strafezza sigla il vantaggio, disimpegno troppo leggero della difesa leccese, la palla invitante a mezza altezza lo invita per un tiro al volo, 1-0, Lecce in svantaggio.
I salentini reagiscono con tre cambi Falco, Pettinari ed Henderson vengono schierati per Stepinski, Coda e Paganini.
Sarà difficile che in sette minuti possano cambiare le cose in campo e nella sostanza: la formazione di Marino riesce ad interdire le manovre giallorosse, che a dire il vero non sono irresistibili. Esce bene la Spal, sa tenere palla e tenere lontano i pericoli. C’è spazio per Salamon che prende il posto di Ranieri. Lucioni, nel recupero, colpisce la traversa: sfortunato il difensore che poteva pareggiare i conti.
Il Lecce, soprattutto con Coda, ha avuto occasioni notevoli per passare in vantaggio, le conclusioni deboli e velleitarie non sono state sufficienti. L’impressione è che le sostituzioni siano state troppo tardive. L’ingresso di Falco ha fatto male ai padroni di casa, ma, in sette minuti poco avrebbe potuto sua lui ed i suoi compagni. Lecce da rivedere, nel complesso.