OTRANTO (Lecce) – Conclusa la XII edizione di OFF Otranto Film Festival, diretto da Stefania Rocca, che si è tenuto a Otranto dal 19 al 24 settembre 2021.
OFF è un’iniziativa di Apulia Film Commission e Regione Puglia – Assessorato alla Cultura e Turismo, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali POC 2007/2013 e del Piano straordinario “Custodiamo la Cultura in Puglia 2021”, prodotta nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2021, con il contributo della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura e del Comune di Otranto.
I film vincitori
Alla cerimonia di chiusura, presentata dall’attore Diego Casale (vincitore del Premio he-Art, partner di OFF 2021) hanno partecipato, con la direttrice artistica Stefania Rocca, le giurate del festival e il sindaco del Comune di Otranto Pierpaolo Cariddi.
La giuria composta Serra Yilmaz (pluripremiata attrice teatrale e cinematografica, musa di Ferzan Otpetek) Eulàlia Ramon (attrice protagonista di film iconici della cinematografia spagnola e non solo), Eleonora De Luca (Talent Award alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia) la scrittrice Anilda Ibrahimi (scrittrice tradotta in diversi Paesi, Premio Rapallo 2017 per il romanzo “Il tuo nome è promessa”), la regista Maria Tilli (finalista ai Nastri d’argento con il documentario “Sembravano applausi”) ha decretato i film vincitori del “Premio Torre del Serpe” firmato da FuturoRemoto.
Il Premio come miglior film è andato a “Andromeda Galaxy”di More Raca (Kosovo, 2019), uno spaccato della difficile vita nel Paese in cui ancora pesano i relitti della guerra, «per la delicatezza del racconto e la giusta distanza dai personaggi, vicini ma mai invasi nella loro intimità».
Premiato per la miglior fotografia, “Eden” di Ágnes Kocsis (Ungheria, Romania, Belgio, 2020), storia di Eva, tagliata fuori dal mondo a causa della sua rara patologia, «per come sfrutta la luce naturale in un film in cui la Natura sta morendo, creando un’atmosfera coerente dall’inizio alla fine».
Miglior sceneggiatura, “Tereza 37” di Danilo Serbedzija (Croazia, 2020, 100’), storia della ricerca di un figlio e delle sue estreme conseguenze, «per l’originalità con cui il personaggio affronta il tema della maternità, ribaltando cosi il punto di vista con il quale la società giudica le donne senza figli».
Il Premio come miglior interpretazione va alle quattro attrici (Vicky Luengo, Caroliona Yuste, Elisabet Casanovas, Angela Cervantes) di “Chavalas”/“Girlfriends” di Carol Rodriguez Colas (Spagna, 2021), sul complesso mondo dei sentimenti delle donne, «per l’affiatamento e l’energia di questa interpretazione corale che parla di sorellanza».
Miglior regia “The story of my wife” di Ildikó Enyedi (Ungheria, Germania, Francia, Italia, 2021), storia di un matrimonio per scommessa e dei suoi corollari, «per gli spazi di liberta che la regista ritaglia attraverso le immagini, in una storia di coppia claustrofobica».
Il Premio come miglior colonna sonora è stato assegnato a “Naviganti” di Daniele De Michele/Donpasta (Italia, 2020), che racconta come gli artisti hanno vissuto l’anno della della pandemia, «per la restituzione, attraverso la musica, di un undergroung culturale e identitario che affonda le radici in un passato più e meno recente».
C’è anche il Premio he-Art alla miglior installazione/performance, assegnato ex aequo alle artiste Alice Mocellin e Giulia Bonaldi.
Per l’intero corso della manifestazione è stata esposta presso la spiaggia dell’Altomare, sede delle proiezioni, l’installazione “Dama” di Alice Mocellin, dedicata alle donne afghane e al loro urlo silenzioso.
Giulia Bonaldi, scenografa e illustratrice, è tra i protagonisti del film “Naviganti” di Daniele De Michele/Donpasta, dedicato alle difficoltà degli artisti nell’anno della pandemia.
Un Premio speciale, quello di he-Art, che rafforza ulteriormente la “mission” di OFF 2021, fortemente voluta dalla direttrice artistica Stefania Rocca: un festival mosso dalla passione e dal profondo rispetto per l’arte e per tutto il mondo dello spettacolo.
Il Premio he-Art dà la possibilità alle due vincitrici di avere a disposizione uno spazio nella città di Milano in cui esporre una propria opera.
Infine, il Premio UniSalento assegnato dagli studenti del corso di laurea in Dams è andato a
“Open door” di Florenc Papas (Albania, 2019), «per aver rappresentato nuovi traguardi sociali e sentimentali di una generazione che cerca di emanciparsi dalla precedente».
Le parole dell’edizione 2021
La presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco sottolinea il positivo risultato di OFF 2021, anche in termini di dialogo con il sistema produttivo dell’area ionico-adriatica, grazie al progetto EGO East Gate Otranto che ha riunito a Otranto rappresentanti istituzionali e produttori da più Paesi:
«Questo festival ha rappresentato una messa a sistema delle politiche che Apulia Film Commission e Regione Puglia stanno portando avanti già da tempo: mettere insieme diverse competenze, attuare una strategia che mira ad aprire, internazionalizzare, coprodurre e distribuire verso nuovi mercati. In questo senso, è stato importante aver riunito tanti soggetti istituzionali e produttivi, una platea ampia per lo sviluppo di questo grande progetto per il cinema nella regione ionico-adriatica, a partire dalla Puglia».
Dal palco di OFF, la direttrice artistica Stefania Rocca ha condiviso un commosso ringraziamento:
«Ringrazio tutte le Istituzioni, chi ha contribuito alla realizzazione di questo festival, gli ospiti, lo staff e il pubblico. Stasera si conclude OFF 2021. Abbiamo iniziato nel 2018 con il tema delle community, esplorando le culture e correndo contro la violenza, abbiamo trattato l’inclusione della diversità nel 2019, e dopo un anno di fermo dettato dalla pandemia siamo qui per celebrare il tema delle arti che ci connettono con noi stessi e con gli altri, creano un ponte che travalica i mari e i muri e il tempo, ci insegnano il valore della condivisione. E “condivisione” sarà la mia parola d’ordine per quest’anno, in attesa di un nuovo OFF. Sono orgogliosa e felice di quanto tutti insieme, noi e il pubblico che ci ha seguiti, abbiamo fatto: abbiamo riacceso lo spettacolo! E lo abbiamo fatto grazie all’arte, che consente a tutti noi di esprimerci in maniera profonda e di raccontare le nostre emozioni. Noi possiamo urlare a differenza di altri, siamo fortunati a poterlo fare, siamo fortunati ad essere artisti, a riuscire ad emozionarci e ad emozionare, possiamo cercare di incidere in maniera positiva nella cultura e nelle coscienze: noi, qui, nel nostro piccolo, vi assicuro che ci abbiamo provato! Grazie a tutti, di cuore. Grazie a tutti gli artisti e ai tecnici che hanno acceso con me questo palco, e grazie alla mia grande famiglia salentina, che mi ha accompagnato in tutti questi anni in questo mondo di accoglienza. Grazie».
OFF per la sostenibilità
Nella giornata conclusiva del festival, OFF ha scelto inoltre di lasciare un segno concreto per la sostenbilità ambientale.
Mai come in questo momento la rinascita – che OFF 2021 ha fortemente promosso attraverso l’arte e gli artisti – passa anche dalla natura. Per questo, la direttrice artistica del festival Stefania Rocca e Gaetano Marangelli di Cantine Menhir hanno donato un piccolo albero a ogni artista ospite di OFF. Le essenze (carrubo, falso pepe e pepe rosa: 16 piante in tutto) sono state piantate nella mattinata di sabato nella villa comunale di Otranto, in un grande momento di condivisione al quale hanno partecipato le giurate e gli altri ospiti di OFF, piantando personalmente gli alberelli.
«Ricostruire un paesaggio, nel Salento sconvolto dal disseccamento degli ulivi – ha commentato Stefania Rocca – significa tornare a scrivere, tutti insieme, una nuova storia del territorio e anche la storia della comunità che lo abita. Qui come altrove, è importante sentirsi parte di questo impegno e contribuire, ognuno nelle proprie possibilità, alla rinascita della natura».
«Per noi la sostenibilità è un impegno prioritario – ha aggiunto Gaetano Marangelli – in un anno abbiamo risparmiato 58 tonnellate di Co2 che è come aver piantato quasi 5000 alberi. Inoltre, da 18 mesi piantiamo mediamente 300 alberi all’anno. Produciamo al cento per cento energia green certificata».
Le mostre in corso
Al Castello aragonese, è ancora possibile visitare due mostre promosse nell’ambito di Otranto Film Festival 2021: nella Sala dell’immaginario, “Art OFF/Aperto60”, mostra dei docenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce; nei sotterranei, la mostra di Stefano Romano, “Punto di rugiada”, a cura di Francesco Scasciamacchia, che racconta il percorso dell’artista dall’Italia all’Albania. La mostra, realizzata in partnership con l’Istituto italiano di cultura di Tirana e Otranto Film Festival, viene presentata per la prima volta in Italia e resta aperta fino al 30 novembre 2021.