“E’ fuori da ogni dubbio che Salento faccia rima con “Il Cuore Contento” e quindi con “Lu Core Presciatu” per questo motivo, ormai da anni anche a Vicenza, Salento fa rima con “Lu Core Preciatu”. Esordisce così Antonio Panico, segretario dell’associazione salentina con sede a Vicenza “Lu Core Preciatu. Radici e Identità salentine”.
E’ proprio grazie a questa gioia tutta salentina che Antonio, il presidente Andrea Carrozzo e tanti altri hanno dato vita all’Associazione Culturale “Lu Core Presciatu – Radici e Identità Salentine”. Continua Antonio Panico: “Lo scopo è quello di mantenere e far conoscere le tradizioni della nostra terra, di rinnovare quei sentimenti profondi con le nostre origini, vogliamo essere garanti di un Popolo che migra ed è capace di affermare la propria forza d’animo e i sentimenti di accoglienza e fratellanza.”.
É stata questa spinta propulsiva insita nel loro DNA che ha permesso, dopo oltre due anni di blocco totale a causa del lockdown, all’Associazione “Lu Core Presciatu – Radici e Identità Salentine” nella serata di ieri di organizzare una cena a base di pietanze salentine per gli amici Berici.
“Pampasciuni, ciciri e tria, orecchiette cu li pezzetti de cavallu, pasticciotto e altre prelibatezze sono stati i piatti proposti e serviti durante la serata. Tutte queste pietanze sono state fatte arrivare direttamente dal Salento e di questo ne andiamo particolarmente fieri. Inoltre – continua Antonio Panico – la serata è stata allietata dal gruppo musicale “Tremulaterra” che ha fatto scatenare i festeggianti al ritmo di pizzica.”
“Con la nostra associazione – interviene il presidente Andrea Carrozzo di fiere origini novolesi – arriviamo ovunque. Ci distinguiamo e ci facciamo apprezzare per la nostra forza di volontà nel creare interconnessioni folkloristiche e culturali tra il Salento e il Nord. Era da un po’ di tempo che avevamo progettato quest’iniziativa e, finalmente, abbiamo potuto accettare l’invito del comitato della Sagra Campedello. La cosa che maggiormente mi ha riempito il cuore è stato vedere tantissimi amici veneti banchettare con le prelibatezze della nostra terra e ballare al ritmo della nostra pizzica.”.