E’ disponibile su Netflix dal 10 giugno 2022 la sesta e ultima stagione di PeakyBlinders, serie tv in costume, di genere noir, storico, gangster e drammatico ideata da Steven Knight. La quinta stagione ha posto le basi del conflitto familiare che si presenterà nella sesta, Michael (Finn Cole) il giovane figlio di zia Polly, vuole spodestare suo cugino Thomas (Cillian Murphy) dal comando della famiglia Shelby, per detenere il controllo sulle scommesse illegali, sul contrabbando e sulla criminalità organizzata. È doveroso menzionare le profetiche parole di zia Polly, cuore pulsante della famiglia, saggia consigliera, nonché veggente, interpretata dalla compianta Helen McCrory, rivolte rispettivamente a suo figlio Michael e suo nipote Thomas:” Ci sarà una guerra e uno di voi morirà, di chi si tratta non posso dirlo….”.Questa stagione affronta i demoni interiori degli Shelby, ci sono meno combattimenti e sparatorie ma tutto ciò viene compensato con delle vere e proprie lotte spirituali, veri e propri conti in sospeso che i personaggi hanno con la propria anima che li induce a ricordare sia gli orrori della prima guerra mondiale sia i vari omicidi commessi da membri dei PeakyBlinders che loro non potranno mai dimenticare. La storia è ben strutturata e congegnata, nonostante l’assenza di uno dei personaggi chiave, la cui mancanza ha lasciato comunque un vuoto pesante anche nella storia, mi riferisco alla defunta Helen McCrory alias Polly Grace, meglio nota come zia Polly. La morte dell’attrice non ha portato la direzione a sostituirla, bensì a pensare di poter dare un ruolo determinante anche alla morte del suo personaggio nel corso e nell’evoluzione della storia, non posso aggiungere molti dettagli ma posso dirvi che la serie continua a ruotare intorno a lei, la prima puntata è magnifica ed è uno splendido tributo sia per l’attrice che per il personaggio.
Ritornando alla storia, l’ultimo capitolo della serie ha inizio con la morte di zia Polly per mano dell’IRA ovvero di irlandesi contrari al movimento laburista sostenuto da Tommy ed intenzionati ad avere il controllo dei suoi affari. Dopo il funerale Michael imputa la morte della madre a Thomas, morta a suo parere per la sete di ambizione del cugino. Questa ulteriore convinzione conduce ancora di più Michael sul sentiero della vendetta, giurando che farà di tutto per uccidere il patriarca della famiglia Shelby. Trascorsi quattro anni Tommy è una persona nuova, infatti dopo la morte di Polly diviene completamente astemio restando sempre un passo avanti a tutti e con un escamotage, raggirerà Michael, facendolo finire in galera. Il giovane dovrà ricorrere all’aiuto del mafioso sanguinario Jack Nelson (James Frecheville), zio di sua moglie Gina (Anya Taylor-Joy). In realtà l’incarcerazione di Michael era uno stratagemma per incontrare Nelson, offrendogli come affare il mercato dell’oppio e fargli conoscere Oswald Mosley (Sam Claflin) suo collega politico fascista e non laburista come Tommy. Dato che Nelson condivide gli ideali di Mosley, Thomas deciderà di diventare un ponte tra il fascismo e il socialismo, ponendosi lui stesso al centro. Anche se Arthur (Paul Anderson), fratello maggiore di Tommy si rivelerà sempre più affranto dopo l’abbandono della moglie, sprofondando nella malinconia, nella droga e nell’alcool gli sarà sempre accanto, rimettendosi in sesto sarà nuovamente la sua spalla e il bruto guerriero di cui ha bisogno. A dare man forte sarà anche Ada (Sophie Rundle), la sorella dei ragazzi che grazie alla sua arguzia, leadership ed intelligenza si dimostrerà essere anche un’ottima sostituta di zia Polly, infatti Tommy più di una volta si rivolgerà da lei come un tempo faceva con la zia e Ada non lo deluderà. Ci sarebbe molto altro da raccontare ma preferisco soffermarmi giusto su quanto appena detto, per non togliere la giusta curiosità e l’effetto sorpresa. Un encomio speciale va agli impeccabili costumi d’epoca, alla superba scenografia, alla filosofica ed intrigante sceneggiatura, infine a tutto il cast, con un particolare apprezzamento ad un fantastico attore come Cillian Murphy la cui interpretazione di Thomas Shelbyrisulta mastodontica e irreprensibile. Giunge al termine una serie leggendaria, diventata un cult, assolutamente da vedere in attesa del film che chiuderà definitivamente la storia.
Francesco Stomeo