CASTRO – Restaurata in meno di un anno, adesso sarà possibile ammirarla in tutta la sua monumentale magnificenza. La statua di Atena, con i suoi 3.40 metri per 800 chilogrammi, rappresenta la più grande in pietra leccese che sia mai stata realizzata nella Magna Grecia e da martedì è tornata nel Museo Archeologico del Castello Aragonese di Castro, dove è stata inaugurata nella sua nuova, colossale, veste.
Fino ad un anno fa, infatti, di questo monumento risalente al IV secolo a.C, era esposto solo il busto, di circa 1.20 metri, in quanto primo e unico pezzo ritrovato nel 2015. Il 18 marzo 2022, durante una campagna archeologica di scavo diretta da Francesco D’Andria – professore emerito dell’Università del Salento – venne rinvenuta anche la parte inferiore. Ricostruita in tempi record, è stata ricongiunta a quella superiore, dando vita ad un risultato tanto imponente quanto strabiliante.
Adesso, per completare la figura della dea mancherebbero solamente quelle relative alla testa e al braccio sinistro, ma si è fiduciosi di riuscire a ritrovarle.
Intanto grande soddisfazione ed entusiasmo sono stati espressi nella cerimonia di inaugurazione, non solo da parte del sindaco e del vicesindaco di Castro, ma anche del pubblico, che non è potuto non rimanere a bocca aperta di fronte a un simile capolavoro, emblema di arte, storia e cultura.
A curare il restauro della statua di Atena è stato Mario Catania della Domus Costruzioni Srl in stretta collaborazione e sotto la costante sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggi per le province di Brindisi e Lecce, mentre a finanziarlo è stata la Fondazione Banca Popolare Pugliese, insieme a Francesco Lazzari, che nell’arco di vent’anni ha donato circa 90mila euro per le varie campagne di scavo.