LECCE – Nei partiti nazionali i big si preparano a scendere in campo per le europee: tra i salentini che correranno con buone chance di essere eletti c’è il senatore Roberto Marti, segretario regionale della Lega, secondo le indiscrezioni che circolano in queste ore. Raffaele Fitto gli lascia campo libero: “No, io non scenderò in campo” per le prossime elezioni europee “perché ho una serie di impegni di governo com’è noto, che sono molto complessi” – ha dichiarato il ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione, del Sud e del Pnrr. Tra i pezzi grossi del centrosinistra, come capolista, c’è la giornalista Lucia Annunziata (collegio Sud), ma si ricandida nello stesso collegio anche Pina Picerno, vice presidente parlamento europeo. Potrebbe candidarsi alle europee il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, che nell’ultimo mese ha dovuto subire non pochi attacchi per via degli scandali giudiziari baresi che hanno travolto alcuni esponenti della maggioranza pugliese del centrosinistra. Nel collegio sud dunque la sfida tra i big pugliesi di centrodestra e di centrosinistra sembra già decisa.
Proverà la riconferma come europarlamentare anche la brindisina Chiara Gemma, tesserata al coordinamento di Fratelli d’Italia Lecce. La corsa per le europee, che si incrocia con le amministrative di giugno in tanti importanti comuni, è importante soprattutto per il centrodestra, che sonderà il consenso all’azione di governo anche attraverso questa chiamata alle urne. Anche in Forza Italia i giochi sono fatti: in una nota di oggi il commissario regionale Mauro D’Attis annuncia che Antonio Tajani sarà capolista alle europee. “Per noi è motivo di grande orgoglio – spiega il leader forzista – La sua è una decisione che qualifica la nostra proposta per le europee e rende l’Italia protagonista in Europa. La Puglia darà il suo contributo con tre candidati forti, autorevoli e di assoluta qualità schierati al fianco di Antonio Tajani. Si tratta di Paolo Dell’Erba (54 anni, imprenditore e consigliere della Regione Puglia), di Laura De Mola (54 anni, imprenditrice, capogruppo al Comune di Fasano e coordinatrice provinciale di Forza Italia di Brindisi), di Marcello Vernola, 63 anni, avvocato cassazionista e docente di Diritto Ambientale, già parlamentare europeo di Forza Italia e presidente della Provincia di Bari. A loro va un grande in bocca al lupo: è un appuntamento elettorale fondamentale per il partito e per il Paese e tutti noi, dirigenti e militanti, saremo in prima linea per il miglior risultato di Forza Italia e per proseguire nel solco della visione del nostro Presidente Berlusconi”.
LE EUROPARLAMENTARIE M5S
Nei partiti tradizionali i nomi vengono selezionati tra i big, attraverso un dibattito interno alle segreterie e con il placet finale del leader. I pentastellati, invece, fanno decidere i candidati con le consultazioni online: la finalissima è rimandata al 22 aprile 2024. La concorrenza interna è tanta e superare i vari step non è facile per nessuno: bisogna avere la capacità di costruire squadre importanti di seguaci interni.
Nel Movimento 5 Stelle sono 4 i salentini che hanno superato la prima scrematura: ci sono anche il giornalista leccese Cosimo Carulli (personalità anche impegnata nel sociale) e la brindisina Valentina Palmisano (ex parlamentare e attuale presidente del Consiglio comunale di Ostuni). In campo anche 2 altri salentini: Angelo Amato e Francesco Ciardo (che è stato il primo consigliere comunale eletto nel Movimento 5 Stelle nel Salento, a Gagliano). In totale uomini in corsa sono Amato Angelo, Carulli Cosimo, Ciardo Francesco, Lorusso Dario, Pecere Domenico Aldo. Le donne pugliesi sono Grilli Francesca, Labarile Maria Anna, Palmisano Valentina, Ruggiero Francesca Anna, Silvestri Gaia. Salento pentastellato prova a mandare in Europa i suoi candidati. In corsa per la Puglia ci sono anche Angelo Amato, Francesco Ciardo, Dario Lorusso, Aldo Domenico Pecere, Francesca Grilli, MariaAnna Labarile, Anna Francesca Ruggiero e Gaia Silvestri. Le elezioni europee sono viste ancora da molti cittadini come un qualcosa di distante e di poco interessante, ma in Europa si continua a decidere il nostro futuro da decenni, sul piano economico e sociale.