DISO (Lecce): Per la prima volta nella sua secolare storia, anche il piccolo Comune di Diso, assieme alla frazione di Marittima, ha conseguito la prestigiosa qualifica di “Città che legge” per il triennio 2024 – 2025 -2026. Tale attestazione è riconosciuta dal Centro per il libro e la lettura, un istituto autonomo del
Ministero della Cultura che, in collaborazione con l’ANCI, sostiene la crescita socio-culturale delle comunità urbane grazie alla diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Per ottenere la qualifica che ha fatto convogliare il Comune di Diso in un elenco nazionale di città e comuni virtuosi nella promozione culturale, si è reso necessario un iter amministrativo impegnativo
che ha coinvolto non solo il Comune, ma anche il mondo del volontariato, con a capo la responsabile e volontaria della Biblioteca, la professoressa Tina Guglielmo, e altre istituzioni legate al Territorio, come l’Istituto Comprensivo, le due Parrocchie dei Santi Filippo e Giacomo e di San Vitale, la Pro Loco e numerose altre Associazioni che vivono e operano nella Comunità disina e marittimese.
Insieme è stato siglato un Patto per la lettura che ha sancito l’impegno comune alla promozione culturale attraverso la lettura.
“A tutti – dichiara il Sindaco Salvatore Coluccia -, il mio più sentito grazie. Ho apprezzato
particolarmente la pronta disponibilità di ciascuno dei rappresentanti degli Enti e delle Associazioni coinvolte nel Patto per la lettura che, tra l’altro, è condizione necessaria per partecipare ai bandi di finanziamento che mirano alla creazione di servizi e strutture a favore della comunità e della sua
crescita umana e culturale. E’ volontà di questa Amministrazione, d’intesa con gli assessorati
competenti, nel corso del 2025, rendere la nostra Biblioteca Comunale ancora più accogliente e per questo si sono già attivati gli Uffici Comunali che ringrazio per la loro professionalità ed in particolar modo il dottor Eugenio Chetta che ha coordinato la redazione del Patto per la lettura e le altre fasi dell’istanza per ottenere questo importante riconoscimento”.