MORCIANO DI LEUCA (Lecce) – “La resilienza non è una condizione ma un processo: la si costruisce lottando”. Parte da questa affermazione dello psichiatra americano George Eman Vaillant il convegno che si terrà sabato 7 giugno a Morciano di Leuca, dove sarà presentato il libro “Sul filo dei pensieri” di Chiara Orlando, edito da Il Raggio Verde, all’interno del progetto “La resilienza attraverso i pensieri di Chiara.
Ci sono storie che resistono al tempo, che non smettono di parlare anche quando la voce si spegne troppo presto. Una di queste è quella di Chiara Orlando, scomparsa nel 1998 a soli 13 anni per un sarcoma di Ewing, ma che oggi rivive attraverso le pagine del libro “Sul filo dei pensieri”, una raccolta postuma di scritti, disegni, fotografie e testimonianze che sarà presentata a Palazzo Strafella alle 19.30.
La serata sarà un vero e proprio incontro collettivo con la forza della vita, con la capacità tutta umana di reagire al dolore e trasformarlo in energia, speranza, bellezza. Al fianco della famiglia di Chiara – la madre Anna Maria Pepe, curatrice del libro, il padre Vittorio Orlando e il fratello Francesco, che coordinerà l’incontro – ci saranno voci autorevoli e sensibili che daranno corpo e riflessione al concetto di resilienza.
Interverranno il sindaco Lorenzo Ricchiuti, la consigliera alle Pari opportunità Ombretta Renzo, il dott. Rocco Melcarne, psichiatra e psicoterapeuta, la dott.ssa Adele Civino, responsabile della UOSD Reumatologia e Immunologia del Vito Fazzi di Lecce, e la dott.ssa Simonetta Pepe, presidente provinciale della LILT.
A testimoniare come la resilienza sia anche corpo, sfida e conquista, ci sarà il campione paralimpico di CrossFit Giuseppe Ciullo, reduce dai CrossFit Games 2024, che ha trasformato la propria disabilità in rinascita.
La storia di Chiara, nata a Gagliano del Capo nel 1985, è quella di una bambina che ha affrontato la malattia senza mai perdere la luce negli occhi e la voglia di esprimersi: nei testi scolastici, nei disegni, nello studio, che non ha mai abbandonato neppure durante le cure.
Il libro raccoglie materiali inediti conservati dalla madre, e racconta, con la delicatezza e la profondità proprie dei bambini capaci di vedere l’essenziale, un modo di stare al mondo fatto di stupore, fede, tenacia e dolcezza. Da parte di Chiara c’è anche, nonostante la tenera età, una grande capacità narrativa e profondità di pensieri, densi di amore, consapevolezza e responsabilità verso la vita che le era stata donata.
Ventisei anni dopo la sua scomparsa, Chiara continua a parlare, e lo fa con la grazia di chi non cerca la compassione ma trasmette forza. Le sue parole non sono solo ricordi, ma semi che germogliano ancora. E la sua eredità non è fatta solo di pagine, ma di un messaggio universale: la vita, anche quando sembra sfuggirci di mano, va vissuta fino in fondo.
L’iniziativa a Morciano di Leuca assume così il valore di un piccolo faro acceso nella comunità, un’occasione per ricordare ma anche per educare, per stringersi attorno alla bellezza di un’esistenza breve ma luminosa.
A distanza di oltre vent’anni, il messaggio di Chiara resta vivo: affrontare le difficoltà come prove da superare, amare la vita in tutte le sue sfumature, difenderla con entusiasmo e non perdere mai sé stessi.