LECCE – Anche nel Consiglio d’Amministrazione dell’Università del Salento è emersa più di qualche preoccupazione da parte degli studenti. Si è discusso del Bilancio per l’anno 2017 e per il triennio 2017-2019, dell’offerta formativa da attivare nel prossimo anno accademico, del rinnovo della convenzione sui trasporti con SGM, ADISU e Comune di Lecce e dei bandi emanati dalla Regione Puglia in materia di internazionalizzazione, bilancio orientamento e qualità della didattica. Su quest’ultimo punto ieri si è espresso anche il Consiglio d’amministrazione convocato in maniera straordinaria. “Siamo rammaricati di constatare la situazione economica del nostro Ateneo, che attesta un differenziale tra costi e proventi di circa 50 milioni di euro coperto svuotando le economie patrimoniali – spiegano in un comunicato il rappresentante della associazione studentesca Link, Pantaleo Sergio – Le nostre perplessità nascono dal fatto che dal piano triennale non si evince una linea d’azione e di investimenti per far uscire da quest’impasse l’Ateneo bensì un semplice elenco di tagli che viceversa peggioreranno ulteriormente la situazione”.
Insomma, la conferma di quello che scriviamo da mesi sul Corrieresalentino.it. L’Università del Salento rischia di decrescere pesantemente e si lancia alla ricerca di risorse con l’attivazione di nuovi corsi, ma in molti puntano il dito sulla mancanza di una visione e di una vera strategia. “Paradossale è infatti la mancanza di una politica volta ad impedire la perdita di circa 1,5 milioni annui di finanziamenti statali. Il taglio al fondo per la docenza a contratto, inoltre, mette in seria discussione la sostenibilità dell’intera offerta formativa di alcune facoltà come scienze della formazione, giurisprudenza, ingegneria, che si reggono su queste figure. E’ preoccupante la riduzione dei costi previsti per il diritto allo studio nel piano triennale (circa il 60% in meno) e la gestione ordinaria dei plessi che si traducono in meno servizi, meno borse di studio, meno interventi in favore degli studenti, meno pulizia, meno ore di portierato e meno vigilanza. Tutto questo contesto mette in seria discussione la piena messa in atto del piano triennale approvato sempre in questa seduta e la sostenibilità dell’intera offerta formativa”.
Gli studenti della Link sono impietosi con la governance universitaria: la bacchettano su tutti i fronti. “Per quanto riguarda invece la partecipazione dell’Ateneo ai Bandi regionali in materia di internazionalizzazione, bilancio orientamento e qualità della didattica, discussa nel Cda straordinario, crediamo sia stata un’occasione sprecata non usufruire dell’intero finanziamento e non prevedere neanche l’assunzione di un manager didattico per la facoltà di Lingue, Lettere, Filosofia e Beni Culturali. Infatti in una tale situazione economica è necessario cogliere in maniera intelligente questi finanziamenti con interventi mirati sia a risolvere le problematiche contingenti sia a dare stabilità ai servizi oramai ridotti in pessime condizioni (ultima è la riduzione dell’orario di apertura della segreteria della facoltà di Ingegneria) ma allo stesso tempo vitali per l’Ateneo”.
“La strategia annunciata dal rettore per la crescita degli iscritti ha preso vita con la presentazione di nuovi corsi. E’ stata approvata la proposta di istituzione di nuovi Corsi di Laurea a partire dal prossimo anno accademico. Dams (L-3), Viticoltura ed Enologia (L-25), Manager della filiera turistica (L-15). “Difficile dire se l’Università del Salento, con le criticità emerse dal Bilancio Unico, la chiusura di immobili, la riduzione dell’FFO, il blocco del turn over già previsti nella Programmazione Finanziaria discussa a Settembre, possa continuare a garantire la totale sostenibilità di nuovi Corsi di laurea – chiosano i rappresentanti degli studenti – In un’ottica strategica di potenziamento dell’Ateneo, prima di ogni cosa si dovrebbero consolidare i già esistenti Corsi di laurea triennali e magistrali, incrementarne l’offerta e i servizi agli studenti”. Insomma, questi corsi non convincono e hanno destato perplessità anche da parte del Nucleo di Valutazione, secondo le indiscrezioni in nostro possesso.
“Paradossale inoltre è il fatto che oggi il CURC si sia convocato ed abbia espresso un parere sull’offerta formativa regionale senza la presenza dei rappresentanti degli studenti che non sono stati convocati per una mala interpretazione dei regolamenti” (in realtà i lavori sono stati rinviati, dopo la riunione alla seconda metà di gennaio ndr). “E’ stata inoltre approvata la convenzione, proposta tre anni fa dalla nostra associazione LINK Lecce – Coordinamento Universtiario, per i trasporti cittadini con SGM, Adisu e Comune di Lecce per garantire agli studenti un abbonamento a prezzi accessibili. Come dichiarato anche in senato accademico, crediamo sia necessario rivedere i termini della convenzione in quanto esistono ancora oggi delle lacune come la mancanza di corse notturne e intercittadine. La città universitaria di Lecce infatti deve dotarsi di un servizio di trasporti adeguato, che possa fornire a tutti gli studenti la possibilità di muoversi liberamente e raggiungere tanto i luoghi della formazione e di studio, tanto i luoghi di aggregazione culturale e di svago”.
Si è discussa anche della situazione edilizia del polo umanistico. “Purtroppo segnaliamo nuovamente uno slittamento della consegna di Studium 6 (ossia l’edificio designato ad ospitare le lezioni della maggior parte dei corsi del polo umanistico) che non avverrà a marzo come finora detto dall’amministrazione bensì ad inizio del nuovo anno accademico. Questo causerà gravi disagi agli studenti delle facoltà di Scienze della Formazione e Lingue e Lettere, Filosofia e BB CC continueranno a fare lezione in un polo frammentato”.
Gaetano Gorgoni