di Leonardo Bianchi
LECCE – Nella corsa la Parlamento potrebbe esserci anche Forza Nuova di Roberto Fiore, leader dell’estrema destra incappato in grossi guai giudiziari negli anni settanta per la militanza in gruppi eversivi, che oggi si è rifatto una vita a Londra. Sono gli anni in cui risorge la destra e riprendono vigore movimenti che sembravano limitati a pochi nostalgici del ventennio. Ma da i militanti di Forza Nuova rifiutano l’etichetta di nostalgici: loro dicono di guardare avanti, perché il fascismo non può più tornare. “Il movimento rifiuta l’etichetta di neofascista autodefinendosi nazional popolare e dichiara «superate […] le definizioni di destra e sinistra”. La crisi, l’emergenza immigrazione, l’esigenza di maggiore sicurezza nelle città portano una fascia di elettori a optare per formazioni radicali che promettono il pugno duro. Ecco perché Forza Nuova, partito con posizioni di “ultradestra” riscuote un minimo successo in alcune frange della popolazione.
E’ un fenomeno tipico anche in molti altri paesi europei. Eppure, Forza Nuova potrebbe essere in campo per la partita della corsa al Parlamento. Intanto, Fiore cerca consenso a Lecce e la sinistra si allarma. “Il Comitato territoriale Arci Lecce esprime profonda indignazione per l’iniziativa di Roberto Fiore, co-fondatore e leader del movimento neofascista Forza Nuova, in programma domenica 17 dicembre alle 17.30 presso l’Hotel Zenit di Lecce – recita un comunicato – La presenza del leader della formazione di estrema destra in città è un’ulteriore provocazione contro i principi e i valori sanciti dalla Costituzione Repubblicana e dalle leggi Scelba e Mancino”.