F.Oli.
LECCE – Respingono le accuse, si difendono, forniscono giustificazioni più o meno esaustive per dimostrare nella stragrande maggioranza dei casi di non appartenere ad una categoria moralmente e socialmente censurabile: quella degli impiegati statali etichettati come fannulloni. Sono iniziati questa mattina gli interrogatori di garanzia dei cinque funzionari in servizio presso gli uffici comunali e dei quattro dipendenti della Lupiae Servizi (società partecipata di Palazzo Carafa) raggiunti da una misura interdittiva di un anno disposta dal gip Alcide Maritati e richiesta dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco accusati di aver abbandonato il posto di lavoro per sbrigare e soddisfare faccende o vizi personali. Lo spartito degli interrogatori è sempre stato lo stesso: “Ci siamo allontanati per compiere attività di servizio”; una versione che, però, stride fortemente con il materiale video raccolto dai militari della Guardia di Finanza.
Davanti al gip Alcide Maritati sono comparsi Ivan Vernich, coordinatore del servizio igiene e randagismo del settore ambiente e la figlia Valentina Vernich, in servizio presso il settore demografico. Entrambi, assistiti dagli avvocati Luigi e Roberto Rella, hanno confermato di aver abbandonato il posto di lavoro solo ed esclusivamente per compiere attività legate alle proprie mansioni lavorative. Stesso canovaccio seguito dagli altri indagati: Fulvio Secondo, di Lizzanello, segretario addetto al coordinamento delle sedi distaccate del settore ambiente, difeso dall’avvocato Francesco Calabro; dall’addetto alla cura del settore igiene e sanità Cristiano Mezzi accompagnato dal proprio legale, l’avvocato Francesco Spagnolo. Non ha parlato, invece, Giovanna D’Arpe, funzionaria dell’Uffcio Servizi Necroscopici e Cimiteriali che, alla presenza dell’avvocato Ladislao Massari, ha scelto la via del silenzio. E’ fissato per lunedì, invece, l’interrogatorio di Fortunato Buttazzo, Istruttore amministrativo contabile presso il servizio demografico ormai in pensione.
Davanti al gip sono comparsi anche i dipendenti della Lupiae Servizi. L’addetto Renzo Bergamo, di Villa Convento, assistito dall’avvocato Donato Mellone, ha rilasciato alcune dichiarazioni riferendo che doveva aprire e pulire il centro anziani di Villa Convento alle prime luci del giorno per poi spostarsi sul luogo di lavoro. Da qui i ritardi (di alcuni minuti) negli orari d’i ingresso. Davanti al gip è comparsa anche Patrizia Corallo, di Lecce, altra addetta alle pulizie degli uffici di viale Lombardia ed Elisabetta Sanzò, 44 anni di Lizzanello, dipendente distaccata presso il settore ambiente, quest’ultima difesa dall’avvocato Antonella Quaranta.