LECCE – La statua di Sant’Oronzo è stata per anni uno dei simboli più importanti della città: svettava sulla piazza ed era un’attrazione turistica importante. I lavori di restauro della statuta di Sant’Ooronzo sono ormai finiti da tempo. Per la precisione sono stati ultimati nel lontano maggio 2020, secondo quanto comunicato ufficialmente all’epoca da Alessandro Delli Noci, che ne annunciò anche la restituzione alla comunità e la musealizzazione entro i 20 giorni successivi.
Oggi, dopo 10 mesi, però, a dispetto di quanto proclamato e sbandierato alla vigilia della campagna elettorale per le regionali, la statuta è ancora lì dove l’abbiamo lasciata oltre 2 anni fa e, tuttora, non risulta chiara la sua definitiva ricollocazione.
Andrea Guido e Roberto Giordano Anguilla, del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia-Lecce, rivolgono un appello all’amministrazione Salvemini: “Com’è noto è stato dichiarato che il simulacro originale, tanto caro alla città, non potrà più tornare in cima alla colonna e da tempo i leccesi attendono di conoscere quali siano le intenzioni del Governo in merito alla sua nuvoa risistemazione.
Sia la Sovrintendenza che la Curia Arcivescovile sarebbero già da tempo favorevoli alla musealizzazione della statua presso il Sedile, ma nessuno riesce a comprendere come mai l’Amministrazione non si sia ancora espressa a riguardo.
Nel corso dei secoli il Sedile è stato utilizzato in svariati modi, prima come magazzino per le armi e le munizioni, poi come sede del Municipio, sede della Guardia Nazionale, del Museo Civico, dell’Associazione della Stampa Salentina e in fine, oggi, come infopoint turistico gestito da una cooperativa.
Il contratto con questo ente del Terzo settore, che occupa il Sedile, dovrebbe essere scaduto da qualche settimana, pertanto, ricollegandoci all’iniziativa del prof. Wojtek Pankiewicz, presidente del Movimento Culturale “Valori e Rinnovamento”, intendiamo lanciare anzi rilanciare un appello al Sindaco affinché provveda al più presto a restituire la statua del Santo alla città, ponendola nell’unico prestigioso luogo in cui potrebbe essere ammirata gratuitamente ad ogni ora del giorno e della notte.
Il simulacro, venerato dai leccesi sin dalle epidemie di peste del 1656 e del 1690, oggi è tornato ad assumere un altissimo valore spirituale e simbolico sia per l’ormai longeva assenza dalla piazza sia,forse, perchè in questo momento sarebbe confortante per tutti i credenti – e chissà non solo per loro – averlo nuovamente vicino, ai piedi di quella colonna che per centinaia di anni lo ha sostenuto.
Siamo a conoscenza, come tutti i leccesi, delle pubbliche dichiarazioni del Sindaco di non apartenza alla fede Cattolica e forse questo pone per lui l’argomento religioso non in cima alle sue priorità, ma lo invitiamo a riflettere bene perchè invece molti leccesi credono fortemente e per loro,e non solo loro, la questione,dopo tanto tempo, è diventata importante. Non lasci,il Sindaco, che la statua sia internata per sempre in un museo a pagamento, soggetta ad orari e lontano dagli occhi e dal cuore dei cittadini. Sant’Oronzo deve ritornare nel cuore di Lecce, lì dove è sempre stato, nel luogo da cui ha protetto la nostra città dal 1739 ad oggi e da cui ci auguriamo tutti possa continuare a farlo per sempre”.