MONTERONI (Lecce) – Una domenica all’insegna della ritualità cavalleresca, nella splendida cornice scenografica del Palazzo Baronale Lopez y Royo, lo scorso 22 giugno a Monteroni di Lecce. Alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti di diversi ordini cavallereschi, ma anche di tante persone attratte dall’evento, il Gran Maestro dell’Ordo Equestris Templi Arcadia, Don Valentino Zanzarella, ha diretto la cerimonia di investitura di due nuovi cavalieri. Nel corso della cerimonia abbiamo assistito a momenti di particolare valenza ermetica, ispirati alla tradizione cavalleresca e templare, come ad esempio il pellegrinaggio simbolico sul labirinto, copia perfetta di quello presente nella cattedrale gotica di Chartres, nel nord della Francia.
L’Ordo Equestri Templi Arcadia nasce nel febbraio del 2008, non come ennesimo tentativo di ricostruire l’antico Ordine dei Cavalieri del Tempio, sospeso nel 1314 con la Bolla “Vox in Excelso” del primo pontefice avignonese Clemente V, bensì con lo scopo di formare un gruppo di persone che, ispirate dallo spirito dei Cavalieri Templari, fossero capaci di distinguersi ed identificarsi. Particolare importanza simbolica assumono gli accessori in dotazione ai Cavalieri del Tempio: una Spada con la punta arrotondata, per difendersi e non per offendere, una Croce per pregare il Cristo in ogni momento ed in ogni luogo, una Croce Rossa sul braccio sinistro, all’altezza del cuore, in ricordo del Maestro, cui devono ispirarsi le gesta del cavaliere, ed il Bianco Mantello, simbolo della Purezza Spirituale.
Oltre ad essere Gran Maestro dell’Ordo Equestri Templi Arcadia, Don Valentino Zanzarella è anche Cancelliere Nazionale di alcuni Ordini della casa Imperiale Dobrynia, quali l’Imperiale Ordine della Corona del Sacro Romano Impero e dell’Aquila Bizantina, Il Sovrano Ordine di San Giovanni Moscovita, il Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese di San Giacomo di Compostela ed altri.
Una domenica diversa dalle altre, caratterizzata da un fascino, quello della Cavalleria, ancora vivo, dopo tanti secoli, nella psiche e nell’immaginario di noi occidentali.
Cosimo Enrico Marseglia