VOLOS (Grecia) – Ci sono anche i ragazzi di Poggiardo, accompagnati dall’associazione Jump-in, nell’incontro internazionale tra giovanissimi (sono tutti minorenni), approvato dall’Europa, per sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere lo “sport pulito, senza le sostanze che fanno diventare dei mostri”. Il professor Sitaras M.D, capo del departimento di farmacologia della Medical school and University of Athens non usa mezzi termini: “Chi fa uso di sostanze per raggiungere migliori risultati sportivi si trasforma in qualcosa di innaturale, una specie di mostro gonfiato, che non ha niente a che vedere con un fisico atletico. Bisogna essere rigidi e non giustificare queste aberrazioni. Sbagliano le nazioni che cercano di difendere gli atleti dopati”. Il mercato dello “sport drogato” produce milioni di euro sulla pelle degli atleti e, ogni anno, inventa nuovi prodotti per raggirare le regole: le istituzioni mantengono alta l’attenzione per difendere il vero spirito dello sport.
Il Progetto Erasmus plus , “Doping free olimpics” approvato dall’agenzia nazionale turca, ha come obiettivo la promozione dello sport come momento di aggregazione e dialogo tra le nazioni. Cinque i gruppi partecipanti: Italia, Romania, Ungheria, Turchia, Grecia. I ragazzi, oltre a misurarsi in competizioni sportive, hanno seguito un importante seminario informativo sugli effetti nefasti del doping. L’eccesso di testosterone e altre sostanze hanno rovinato tantissime esistenze di atleti che avrebbero potuto raggiungere importanti obiettivi senza doparsi. Esiste addirittura un caso di un’atleta donna costretta a diventare uomo per l’eccesso di testosterone.
All’indomani dello scandalo degli atleti russi, questo incontro è di grande attualità: per cambiare le cose si deve cominciare dalle nuove generazioni. Il doping viola lo spirito dello sport, che si basa sulla correttezza, amicizia, tutela della salute, crescita e sviluppo della persona.
Presente all’incontro anche la vice console onoraria d’Italia in Volos, dr. Aikaterini Tsopela: “Ho voluto presenziare a questa iniziativa perché mi sembra importate insegnare alle nuove generazioni il significato dello sport pulito, ma bisognerebbe intervenire anche sui vertici: i primi a dover essere educati sono coloro che governano lo sport a livello internazionale. È necessario dare una svolta”.
Garcin