LECCE – Arriva l’autunno, tempo di vendemmia e si rinnova la tradizione secolare che vede la Puglia primeggiare tra le regioni italiane nella produzione di vino.
Puntuali come ogni anno, appassionati e produttori, attendono la pubblicazione della prestigiosa Guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso.
Giunta alla sua 31esima edizione, la guida presenta una selezione di oltre 400 etichette premiate con i “Tre bicchieri”, proposte in degustazione nel corso di una serie di 50 eventi imperdibili cui sarà possibile partecipare in Italia e all’estero, con tappe previste in 30 città estere.
Grande soddisfazione per la Puglia che vede ben 13 etichette aggiudicarsi il massimo riconoscimento dei “Tre Bicchieri” del Gambero rosso: Castel del Monte Rosso V. Pedale riserva 2014, cantina Torrevento; Gioia del Colle Primitivo 17 Vign. Montevella 2014, cantine Polvanera; Gioia del Colle Primitivo Marpione Riserva 2013, Tenuta Viglione; Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2014, Tenute Chiaromonte; Gioia del Colle Primitivo Ris. 2014, cantine Tre Pini; Gioia del Colle Primitivo Senatore 2011, cantine Coppi; Oltremé 2016, Tenute Rubino; Orfeo Negroamaro 2015, Cantine Paolo Leo; Primitivo 2015, cantine Carvinea; Primitivo di Manduria Raccontami 2015, cantine Vespa – Vignaioli per Passione; Primitivo di Manduria Sinfarosa Zinfandel 2015 cantine Felline; Salice Salentino Rosso Per Lui Ris. 2015, cantine Leone de Castris; Salice Salentino Rosso Selvarossa riserva 2014, Cantine Due Palme.
Dopo il grande debutto di domenica 23 ottobre a Roma, le prossime tappe italiane saranno Napoli e Torino.
Quello delle guida “Vini d’Italia” è un evento che nel corso degli anni ha raggruppato al suo interno sempre più tenute e cantine, passando alle 348 pagine della prima edizione alle 1008 di quest’ultima.
Numeri da capogiro che rendono onore ad un progetto di grande respiro: 22mila vini e 2485 aziende in elenco, portano alta la bandiera della migliore produzione italiana.
Per l’edizione 2018, 436 etichette hanno ricevuto il massimo della valutazione.
In cima alla classifica il Piemonte, seguito dalla dalla Toscana.
Grande risalto é stato dato ai vini biologici e biodinamici, che sono ben 99.
La guida del Gambero Rosso non é solo un prestigioso palco per le aziende, ma anche un vero e proprio studio sull’evoluzione della produzione vinicola italiana: nel corso degli anni infatti, é stato possibile constatare quanto le aziende abbiano modificato e incrementato la propria filosofia produttiva puntando sulla qualità e sull’identità territoriale trasformando ogni bottiglia in un prodotto dotato di un background storico e ideologico fondendo qualità e convenienza; non é infatti difficile reperire ottimi vini a prezzi inferiori ai 20 euro.
La nascita di nuove aziende, anche di piccole dimensioni ha inoltre portata ad un fruttuoso ripopolamento delle campagne e un conseguente effetto positivo sui dati occupazionali.
Claudia Forcignanò