A giugno la Consulta aveva bocciato l’aumento a 78 consiglieri, dichiarando l’illegittimita’ costituzionale della legge della Regione Puglia del 28 gennaio 2005, n. 2 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale). Si e’ tornati cosi’ a quota 70, ma ora, con la manovra correttiva del governo,
la cifra dovra’ scendere ulteriormente fino ad arrivare a 50. Come stabilisce, per le Regioni con popolazione fino a sei milioni di abitanti, l’articolo 14 (”Riduzione del numero dei consiglieri e assessori regionali e relative indennita’. Misure premiali”) del decreto legge recante ”ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”, varato venerdi’ scorso e gia’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. A fare compagnia alla Puglia c’e’ il Lazio, al momento con altrettanti 70 consiglieri. Tra le regioni fino a sei milioni di abitanti si trovano poi l’Emilia Romagna (oggi ha 50 consiglieri), il Piemonte (60), il Veneto (60) e la Campania (60). Caso a parte quello della Regione Sicilia, a statuto speciale, e dunque forse ”graziata” dal provvedimento: l’assemblea regionale siciliana e’ composta da 90 deputati regionali.