“Impariamo a scegliere la bontà, che disarma e porta a Dio. La bontà è l’unica chiave per incontrare e dialogare con l’uomo”. Queste parole di Ernesto Olivero racchiudono il messaggio e la speranza che ha portato la Comunità della Casa ad organizzare questo incontro
Sabato 1° ottobre 2011, presso il Cine-Teatro Don Bosco di Lecce, alla presenza dell’Arcivescovo di Lecce, sarà possibile incontrare Ernesto Olivero, un laico, un testimone del nostro tempo, il fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani) che da tanti anni si impegna per la pace nel mondo, coinvolgendo migliaia di giovani e anche tantissimi personaggi nel panorama politico internazionale.
L’incontro in realtà è duplice, perché si rivolge a destinatari diversi: la prima parte – che si terrà alle ore 18.00 – è un invito alla missionarietà, diretto agli adulti, attraverso la presentazione del carisma e dell’esperienza del Sermig, proprio dalla voce del suo diretto fondatore. Olivero diede vita nel 1964, insieme alla moglie ed un gruppo di amici, a questo gruppo missionario con l’obiettivo indubbiamente ambizioso di “sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace”.
La seconda parte è invece dedicata ai giovani, strutturata in un forma maggiormente coinvolgente e partecipativa sul tema La Vita e il cammino, su cui Ernesto Olivero prenderà la parola, dopo aver ascoltato la voce dei giovani.
Oggi Ernesto Olivero è un punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda la costruzione della pace nel mondo e la lotta per lo sviluppo contro l’emarginazione.
Amico di Madre Teresa di Calcutta e di Giovanni Paolo II, è stato da più parti proposto per la candidatura al Nobel per la Pace.
A testimonianza del suo spirito profetico, ricordiamo che è riuscito nel 1983 a Torino ad ottenere in gestione un vecchio capannone utilizzato come arsenale militare per trasformarlo in un arsenale di pace, un monastero di laici che è oggi luogo di accoglienza e assistenza per giovani in difficoltà e spazio di spiritualità e di riscoperta di una solidarietà radicale, in compagnia con il Dio di Gesù Cristo.
Sulla scia di questo stesso progetto, nel 1996 Olivero ha fondato in Brasile a San Paolo l’arsenale della speranza e nel 2003 a Madaba in Giordania, l’arsenale dell’Incontro.