Occorre partire da un dato: nel nostro Paese, il 70% dei vini rosati è di origine salentina. Un’incidenza percentuale incredibile che forse molti non conoscono. È un patrimonio, quello vitivinicolo, ma non solo, che va difeso con i denti da qualsiasi imitazione e valorizzato, come le stesse aziende che lo producono e che devono vedersela con un mercato nel quale è sempre più difficile mantenere la propria collocazione.
Da qui, la necessità di dar vita a “Rosato: il Colore del Salento”, un progetto realizzato dall’Azienda Speciale MultiLab della Camera di Commercio di Lecce, che conduce analisi chimico-merceologiche e microbiologiche in campo agroalimentare e ambientale, in collaborazione con l’Unione generale dei coltivatori leccesi. Stamane, nella Sala Consiglio dell’Ente camerale, sono stati presentati i risultati di questa idea progettuale che oltretutto può rivelarsi utile agli stessi operatori del settore vitivinicolo per approfondire le conoscenze sul prodotto e sulle sue caratteristiche organolettiche e chimiche. Hanno partecipato alla conferenza Antonio Schipa, nella veste di presidente MultiLab, Fabio Ingrosso, presidente dell’Unione generale coltivatori di Lecce e Michele Maffia, coordinatore scientifico MultiLab.
È stato Schipa ad introdurre la presentazione di questa mattina, ringraziando gli amici della stampa, il presidente Alfredo Prete, per il quale non è stato possibile venire, e i relatori del progetto. “Anche questa volta sono stati raggiunti gli obiettivi – ha detto – e cioè la valorizzazione dei prodotti locali, la promozione del territorio e l’analisi chimico-fisica degli stessi”. Antonio Schipa ha poi parlato del filmato promozionale sul vino rosato, realizzato nelle campagne e nelle cantine della Provincia, attraverso il quale è possibile riconoscere il forte legame tra questo territorio e i suoi prodotti enogastronomici. “Il progetto – ha continuato Schipa – nasce dall’intento di fronteggiare le diverse problematiche che preoccupano le cantine vinicole salentine e di sostenere quei produttori che si sforzano nel mantenere intatte le tradizioni”. Lo stesso, prima di dare la parola al presidente Ingrosso, ha ringraziato i professori De Bellis e Miceli che con la loro presenza hanno onorato, a suo dire, la conferenza di oggi. Fabio Ingrosso, oltre ai ringraziamenti di rito, riferendosi al vino rosato salentino, ha voluto sottolineare come sia stato messo di fronte ai consumatori un prodotto di assoluta qualità. Fare una “guerra” comunicativa alle contraffazioni, ha detto, è un passo fondamentale per rendere giustizia ai produttori leccesi e per valorizzare il prodotto salentino. “Realizzando il video – ha aggiunto Ingrosso – abbiamo puntato a far conoscere il nostro territorio attraverso il vino rosato, in un momento storico in cui l’identità territoriale sta venendo meno”. È stata poi la volta del professor Michele Maffia che ha illustrato i risultati delle analisi sulle caratteristiche chimico-fisiche dei nostri vini rosati condotte dal Laboratorio MultiLab.
“Sono prodotti qualitativamente eccellenti. Sono state riscontrate nel corso delle analisi – ha spiegato – concentrazioni ottimali di anidride solforosa totale, sempre nei limiti della normativa italiana ed europea, che consentono un giusto equilibrio tra la conservabilità del prodotto e la sua salubrità. Le alte acidità totali e le basse acidità volatili garantiscono una maggiore durata delle caratteristiche organolettiche del vino e la protezione da alterazioni. Il grado alcolico – ha proseguito – è generalmente elevato, rientrando comunque nei limiti imposti dai relativi disciplinari, mentre la presenza di discrete quantità di estratto secco conferma la genuinità e l’assenza di alterazioni”. Michele Maffia ha sottolineato come anche per il vino rosato si debba lavorare per ricercare molecole bioattive, di cui il vino rosso è ricco, che possono prevenire malattie cardiovascolari. Lo stesso ha concluso l’intervento, augurandosi che la collaborazione tra la Camera di Commercio, l’Unione dei coltivatori e il MultiLab possa “decollare”. Un augurio condiviso da Antonio Schipa, il quale, alcuni istanti più tardi, ha dato il là alla proiezione del filmato: un assaggio durato qualche minuto sulla produzione vitivinicola che ha catturato l’interesse dei presenti. Attraverso una corretta comunicazione come questa, ha ribadito Schipa, è possibile far conoscere le peculiarità dei nostri vini. Il video verrà trasmesso nelle più importanti fiere del settore e quindi quale migliore occasione?