PORTO CESAREO (Lecce) – Continua con successo la difficile azione di contrasto agli ormeggi abusivi nelle acque di balneazione della località Jonica che riporta alla luce, dopo l’importante intervento di rimozione di gavitelli per l’ormeggio e sequestro di natanti dello scorso anno, un nuovo scempio ambientale.
Questa volta l’Ufficio Locale Marittimo “Torre Cesarea” avvalendosi del supporto di un drone, condotto da esperti ed autorizzati piloti di “Salento Droni” è riuscita a censire decine di corpi morti abusivamente posizionati e pianificare, successivamente, un adeguato intervento di rimozione degli stessi. Da evidenziare che negli ultimi anni, le tecnologie legate allo sviluppo e soprattutto all’utilizzo dei droni, hanno subito una rapida evoluzione che ha portato allo sviluppo tecnologico nell’ambito della sensoristica, attività importante ed in grado di equipaggiare i velivoli telecomandati con molteplici strumenti e software, rendendoli efficaci ed economici nel monitoraggio ambientale.
L’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”, sempre all’avanguardia nell’uso di tecnologie per l’indagine ambientale, è approdata recentemente anche nell’uso delle riprese dall’alto conducendo appunto nella giornata di mercoledì 27 aprile mirate indagini. Grazie infatti ai sorvoli dei droni ed alle immagini scattate riprodotte in foto ortogonali nella baia della Strea sono stati individuati tutta una serie di ormeggi abusivi e corpi morti che oltre ad essere vietati recano grave danno a flora e fauna marina.