FASANO (Brindisi) – Quando si parla di tradizioni popolari legate alla devozione e alla venerazione dei Santi è d’obbligo considerare tutte quelle usanze che hanno caratterizzato, nel Salento e non solo, le festività religiose, diventando col tempo elementi imprescindibili per l’identità di un territorio che aspira, tramite la valorizzazione di quest’ultime, a dare un logico senso di continuità tra passato e futuro nell’idea condivisa di non tradire o peggio snaturare le proprie radici.
È proprio partendo da questi presupposti che l’artista Antonio Chiarello ha inteso dare risalto, attraverso Vento devoto il suo progetto artistico/editoriale, alle “intalore”, ovvero i tradizionali ventagli a bandiera devozionali che si vendono presso i santuari pugliesi, raffiguranti l’effigie dei Patroni del luogo. «Questo progetto nasce dalla mia innata passione verso i santi e le tradizioni popolari, per le umili cose di un autentico Salento – ci spiega Antonio Chiarello – Così non solo ho cominciato a collezionare ventagli antichi, ma ho anche iniziato una vera e propria opera di restyling attraverso una mia personale produzione di ventagli che, a differenza delle stampe litografiche di una volta, sono stampe acquerellate basate su miei disegni originali ispirati alla tradizione statuaria dei santi popolari».
Vento devoto non è solo il titolo della mostra itinerante che ha girato per il Salento, ma ha ispirato anche il titolo del volume Il vento devoto, Ventagli d’autore per Santi patroni, Storia Immagini Collezioni di un oggetto devozionale, Amaltea Edizioni, che sviluppa e approfondisce questa tradizione popolare e dove inoltre viene riproposto un articolo storico di G.Palumbo sulle sue origini.
Dal 21 al 26 giugno, ore 19.00, la chiesa del Purgatorio di Fasano in provincia di Brindisi accoglierà la mostra Vento devoto. Interverranno il 21 giugno, durante la serata di inaugurazione, Elvino Politi e Graziano Cennamo, presidente di PugliArmonica, organizzazione che sostiene e promuove il patrimonio immateriale culturale della Regione, sostenendo la riscoperta e la valorizzazione dei principali eventi culturali del territorio attraverso manifestazioni, convegni, seminari, dibattiti per la conoscenza delle tradizioni locali e la promozione di visite guidate, mostre e spettacoli.
«Ancora oggi le ricorrenze religiose svolgono la funzione di tenere unita la comunità. La festa patronale è ancora la festa del paese, quindi la festa di tutti che mette assieme diversi aspetti non solo quello religioso ma anche quello economico, culturale, artistico, folkloristico, gastronomico. La festa del paese rimane la festa per eccellenza che rende partecipe anche chi è lontano – dichiara Graziano Cennamo – Compito principale di chi si occupa della rivalutazione delle nostre feste, delle nostre sagre e ricorrenze è quello di permettere alla grande tradizione di Puglia di vivere e proporsi nella modernità, mantenendo intatti tutti quegli aspetti peculiari delle nostre feste: la banda, la cassarmonica, la luminaria, i fuochi d’artificio dove l’innovazione non deve scavalcare la tradizione. PugliArmonica si pone lo scopo di tutelare le tradizioni ed è per questo che si farà portavoce di un appello al consiglio regionale pugliese affinché venga fatta una legge a tutela delle feste patronali».
Marcella Negro