Film di genere biografico, sportivo, commedia, diretto da Valerie Faris e Jonathan Dayton, racconta la grande competizione, sul campo da tennis, passata alla storia come “La battaglia dei sessi”, tra l’ex campione Bobby Riggs ormai cinquantenne e a riposo e la giovane Billie Jean King campionessa in auge negli anni settanta, è uscito in Italia il 19 ottobre 2017.
Bobby Riggs è un personaggio molto influente nel mondo del tennis, noto per le sue grandi doti di intrattenitore, conquista sia i media che il pubblico ma il suo arrogante maschilismo lo porta ad affermare frasi non prive di conseguenze, del tipo “Non dico che le donne non dovrebbero stare in campo, altrimenti chi raccatterebbe le palle?!”. Convinto della propria superiorità sportiva nei confronti delle donne lancia la sfida alla campionessa Billie Jean King che in un primo momento rifiuta la competizione lasciando gareggiare la collega Margaret Court che viene sconfitta.
Siamo agli albori del femminismo e la King è seriamente preoccupata della differenza di compensi economici tra la categoria maschile e quella femminile, desiderosa inoltre di affermare la propria identità omosessuale, considerata una “diversità” anche nella liberale California e determinata a battersi per il riscatto sociale di tutte le donne, decide di affrontare il presuntuoso collega Bobby Riggs, diventando la mitica campionessa del tennis e una memorabile icona per il genere femminile. La sceneggiatura è del grande sceneggiatore premio Oscar Simon Beaufoy, esperto nelle sceneggiature tratte da storie vere, noto per aver scritto “The Millionare”, “127 ore”,” Il pescatore di sogni”, “Hunger Games: La ragazza di fuoco” ed “Everest”.
La scelta dei due attori protagonisti sembrerebbe calzare alla perfezione con i reali personaggi, nel caso di Emma Stone che interpreta Billie Jean King, l’attrice premio Oscar riesce ad entrare nel personaggio grazie alla sua versatilità, espressione mimica e al duro lavoro fisico di preparazione atletica, facendo addirittura “paura” alla vera Billie Jean King che si è rivista in lei perfettamente, sottolineandone la bravura, invece per Steve Carell non è stato complicato calarsi nel ruolo di Bobby Riggs, considerate le sue grandi doti recitative ma soprattutto comiche, rendendo il personaggio sprezzante ma al tempo stesso comico e divertente, scavando ancora più in profondità nella personalità del vero Bobby Riggs come ha detto in una intervista la stessa tennista.
Il film è interessante, nuovo, divertente, rivoluzionario, si incentra sulla lotta ancora attuale della parità dei diritti e dei compensi tra uomini e donne, è tratto da una storia che ha segnato un epoca, portando al cambiamento nel mondo del tennis e non solo, affronta in maniera ludica temi seri, conquistando gli spettatori con il carisma degli attori protagonisti.
Francesco Stomeo