BARI – Il consigliere regionale Aldo Aloisi interviene sui temi della sanità pugliese: “Alcuni giorni fa, la ASL di Lecce ha risposto a mezzo stampa alla lettera aperta inviata al presidente Emiliano in merito ai dubbi sulla regolarità della graduatoria per l’assunzione di OOSS (link: https://www.corrieresalentino.it/2019/05/aloisi-scrive-una-lettera-a-emiliano-e-lancia-lallarme-ooss-gravi-irregolarita/)”.
“La risposta, invero fin troppo autoassolutoria, suona piuttosto ‘leggera’ nella sostanza” – attacca il consigliere regionale. “La prima anomalia si riscontra nel fatto che le domande dovevano essere presentate online e che detta graduatoria veniva stilata da società esterna alla ASL alla quale veniva corrisposta una somma pari a 15.000 euro. Fin qui c’è da storcere il naso – ha spiegato nella lettera ai vertici regionali Aldo Aloisi –
Fatta la graduatoria, tuttavia, procedendo alla verifica, la ASL si è accorta che molti dei titoli dichiarati sarebbero mendaci. E che, dunque, molti candidati erano stati superati da qualche furbetto o, quantomeno, da qualche aspirante OO.SS. non aduso alla tecnologia.
La seconda anomalia è legata al fatto che, ad oggi, non si comprende la ricollocazione in graduatoria di coloro che, per usare un eufemismo, avrebbero sbagliato a compilare la domanda – a voler presumere la buona fede.
La cosa più seria e grave, se fosse vera, è però legata al fatto che il personale che non è stato ritenuto in regola con i titoli per assumere servizio alla ASL di Lecce sarebbe stato assunto alla ASL di Taranto che nel frattempo sembrerebbe che stia pescando dalla graduatoria redatta dall’ASL di Lecce”.
Per Aloisi la risposta dell’Asl “nulla chiarisce rispetto al dispendio di risorse pubbliche per la procedura”. “Per tale motivo, valuterò l’opportunità di fare una segnalazione alla procura generale della corte dei conti. Segnalo inoltre che, anche dopo le verifiche, si è mancato di aggiornare la graduatoria. Ciò ha comportato che, nella prima fase, persone ritenute non idonee alla assunzione a Lecce fossero reclutate dalla ASL di Taranto che sta utilizzando la graduatoria provinciale leccese. In più, considerato che a breve dovranno essere assunti altri OOSS, invito a gran voce la ASL di Lecce a procedere tempestivamente e indefessamente all’aggiornamento (vale a dire alla correzione) della graduatoria”.
Conclude ironico Aloisi: “mi chiedo cosa altro debba accadere per far sì che la Regione Puglia metta in atto un processo di controllo – se non addirittura una task force ad hoc – in merito alle procedure di reclutamento in tutte le ASL della regione e, in particolare, in quella di Lecce”.