Per la dodicesima giornata di A, Lazio e Lecce si sfidano all’Olimpico di Roma: oltre quattromila i supporters giallorossi. La Lazio di Inzaghi mette in scena un 3-5-2 con Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Acerbi; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Immobile, Correa.Lecce col 4-3-1-2 ed in campo Gabriel; Meccariello, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Majer; Mancosu; Babacar, Lapadula.
Primi minuti scoppiettanti con occasioni ambo i lati, la più eclatante è per il Lecce al quarto d’ora con Mancosu che sbaglia un rigore in movimento dopo un’azione splendida targata Babacar-Lapadula. Tuttavia, prima di questo episodio Correa e Luis Alberto hanno insidiato da subito la difesa salentina. La Lazio gioca bene e colleziona una sequela di corner che non possono essere capitalizzati vista la buona chiusura della formazione di Liverani. Minuto ventinove e Correa dal limite dell’area, riesce a trovare un varco nelle maglie della difesa leccese: il suo tiro angolato non perdona, 1-0 per i padroni di casa.
Eppure al Lecce non mancano le occasioni, poiché, Lapadula temporeggia troppo quando si trova, in posizione regolare, di fronte a Strakosha. Babacar è un ottimo punto di riferimento: su suggerimento di Tachtsidis, su un lancio, l’attaccante si guadagna un corner: sugli sviluppi dell’angolo, Lapadula si insinua con intelligenza ed insacca il pareggio, 1-1. Pochi minuti dopo è Luis Alberto a sprecare tantissimo, il giocatore laziale spara alto da due passi dopo una disattenzione di Lucioni.
Nella ripresa il Lecce sfoggia un’agile manovra con Babacar e compagni, i salentini mettono in seria difficoltà i bianco celesti: prima l’attaccante e poi Tachtsidis si avvicinano al gol. Al sessantaduesimo è Milinkovic-Savic a sorpassare il Lecce, leggerezza di Rossettini e Calderoni, il giocatore laziale non sbaglia ed è 2-1. L’occasione del pareggio si presenta
subito. Rigore per fallo su Mancosu, Babacar fallisce e Lapadula segna, ma, in fuorigioco, come decide il Var. Dopo dieci minuti la lazio cala il tris, rigore per fallo di mano di Calderoni: dal dischetto Immobile non fallisce, 3-1. All’ottantesimo è Correa, doppietta la sua, a fare il poker, azione ben innescata e la compagine di Inzaghi va in goleada. Ma il Lecce vuole battaglia e spettacolo fino alla fine, La Mantia subentrato a Babacar sigla di testa il 4-2.
Pur avendo subìto molto, il Lecce ha cercato sempre di stare in partita e sino al fischio finale del match, Lapadula e compagni hanno attaccato in continuazione. Una prova che si sapeva essere difficile e che i giallorossi hanno saputo giocare all’altezza di una big.