Dei romanzi distopici amo la capacità di essere potenzialmente reali pur veleggiando in mari immaginari, ma nel marasma di pubblicazioni, risulta sempre più difficile trovare un buon testo, uno di quelli adrenalinici, ma allo stesso tempo intensi, originali, appassionati, visionari.
Ho trovato tutto questo in Linx di Luca Giribone edito da Europa Edizioni.
La storia è raccontata in un arco temporale di 24 ore e per tenere fede allo spirito del libro, anche io l’ho letto più o meno in un giorno, scelta che rivendico con entusiasmo perché pagina dopo pagina ho avuto modo di apprezzare il ritmo incalzante della narrazione e la capacità descrittiva dell’autore.
Il primo impatto è senza dubbio forte, perché “Linx” ha la caratteristica di essere ambientato in Italia, e questo rende tutto più tangibile.
Così alle 6:00, in un altro tempo, in un’altra Italia, in una Milano che si sbriciola come legno marcio e nonostante ciò cerca di sopravvivere, abitata da esseri umani costretti a condividere lo spazio vitale con cyborg inconsapevoli della loro condizione di non umani e soprattutto del fatto che la loro presenza sulla terra ha una scadenza prestabilita, inizia la storia di Linx, che combatte la sua personale guerra per salvare gli altri, o forse solo per fuggire da se stesso.
Il lettore respira in affanno, correndo nel labirinto della psiche dell’autore che soffia nebbia e mistero nella narrazione, Linx è un personaggio controverso che spiazza il lettore e suscita sentimenti contrastanti, un eroe tormentato dall’amore che non si arrende alla morte, ex impiegato votato adesso alla lotta senza quartiere ai replicanti.
Definire “Linx” semplicemente un thriller fantascientifico è riduttivo perché dietro una trama magistrale e una cura dei dettagli degna dei grandi autori, si muove l’attenta regia di Luca Giribone e dopo 24 ore trascorse fianco a fianco con Linx, tra colpi di scena e capogiri, anche la realtà nota a tutti avrà un retrogusto amaro e i sensi saranno in allerta perché Giribone non si limita a mettere in moto la macchina dell’immaginazione, ma scava a fondo nella psiche del lettore e dei personaggi, facendo in modo che ogni senszione provata durante la lettura resti appicciata addosso come marchio di fabbrica del suo talento.
A chi consiglio “Linx” di Luca Giribone?
Agli appassionati del genere, perché non ne saranno delusi, a chi ama le letture forti, a chi quando legge vuole sentirsi parte integrante della narrazione, a chi ama i raffronti tra la realtà e la fantasia, a chi divora avventure, a chi vuole sentirsi protagonista, a chi crede nell’amore che supera il tempo e lo spazio.