Cambiano le regole in corsa nel Pd: la Commissione nazionale di garanzia ha deciso che il congresso provinciale leccese dovrà basarsi sui delegati e non sulle tessere. Il risultato è che se il congresso dell‘8 novembre prima lo poteva vincere chi totalizzava più voti da parte dei tesserati, ora vincerà chi totalizzarà più voti dei delegati(al primo turno si vince solo col 50 per cento più uno). Il meccanismo sarà il seguente: nei circoli cittadini vincerà chi totalizzarà più tessere, quindi, sulla base delle tessere saranno nominati i delegati che poi andranno al congresso provinciale a rappresentare il proprio circolo. Per Alfonso Rampino, si tratta di un cambiamento che garantirà maggiore trasparenza, viste le ultime vicende delle anomalie nella distribuzione delle tessere. Un’altra novità è che sarà inviato un osservatore da Roma, che terrà sotto controllo la situazione salentina. La scelta fatta dalla commissione nazionale mira a placare gli animi, dopo giorni pieni di polemiche e proteste.
Intanto i 4 candidati vanno avanti nella loro campagna elettorale. Restano ancora dubbi sulle sorti della candidatura renziana: nei giorni scorsi si era parlato di un possibile ritiro(poi smentito) di Edoardo Santoro. Il sindaco di Cursi ha perso qualche pezzo grosso per strada: Antonio Maniglio gli ha voltato le spalle e sembra che la base non sia poi così compatta sul suo nome. Anche i lettiani che in un primo momento, pur essendo stati esclusi dalla scelta, avevano deciso di convergere sul candidato renziano, ora potrebbero fare un passo indietro.