di Gaetano Gorgoni
LECCE – Raffaele Fitto non vuol fare gli errori del passato: mai perdere di vista il territorio. Si ricomincia dalla base, con una riunione a Lequile per parlare di futuro: di elezioni regionali, a cui lui ha giurato ai suoi di non voler partecipare da candidato presidente. Andrea Guido avrà un posto in prima fila nella lista fittiana, che sarà ricca di nomi importanti. Quindi, sembra sfumare il secondo avvicinamento della Lega. Del resto nel partito di Matteo Salvini le previsioni sono di 1-2 eletti tra i leccesi: Marti e Caroppo vorranno piazzare un loro candidato. Tra i favoriti c’è il “martiano” Salvatore Di Mattina, che ha già un incarico nelle ferrovie Appulo-Lucane. Dunque, non ci sarebbero certezze per Guido. Ecco perché il consigliere di Fratelli d’Italia più suffragato nelle ultime comunali resterà al suo posto, anche se è già stato lanciato Antonio Gabellone come candidato alla regione in quota fittiana nel partito di Giorgia Meloni.
Ma qual è l’escamotage per dare garanzie anche a Guido? Semplice: la candidatura nella lista del presidente, chiunque esso sia, in quota Fitto . L’ultima novità è stata la presenza di Oronzino Tramacere nella riunione di fittiana: dopo aver scavalcato il candidato di Gaetano Messuti, riuscendo a farsi eleggere con Sentire Civico, ora guarda verso altre mete. Del resto il consigliere eletto con i civici messutiani tornando da Fitto non farebbe altro che tornare a casa (nel 2012 fu eletto proprio con una lista fittiana). “Partecipo a tutti gli incontri che riguardano il popolo del centrodestra: non sono fittiano, sono un battitore libero. Ho partecipato tre volte alle elezioni comunali con liste civiche. Io ascolto tutti, ma non appartengo a nessun schieramento: mi sento un uomo del centrodestra. Ma tutti hanno il diritto di andare ad ascoltare i leader della loro coalizione”. In questo periodo, comunque, a prescindere da Tramacere, ognuno sceglie l’imbarcazione più sicura in tempi di incertezza politica.