L’eurodeputato Massimo Casanova (insieme ad Altieri) fa parte della rosa di nomi leghista che sta circolando da tempo per la candidatura alla Presidenza della Regione. Ma lui declina l’invito di una parte consistente del partito anche a Lecce: “Io sono venuto da Roma per incontrarvi – spiega – La Lega non è mia o di qualcun altro. Il partito è di tutti. Parlerò con Caroppo per evitare divisioni. Dobbiamo vincere le regionali: bisogna lavorare sodo insieme. Matteo Salvini è determinato: ha una carica straordinaria. Lui ha preso la decisione di uscire dal governo insieme al 99% del partito. Tutti si erano stancati dei continui litigi e dell’immobilismo che si era creato. Salvini pensava che il Pd fosse di parola (avevano giurato che mai avrebbero fatto un governo col nemico storico), ma più di tutti ha fatto la differenza l’amore per le poltrone. Matteo sta puntando molto sul Sud: vogliamo vincere la partita in Puglia. Personalmente io ritengo di non candidarmi, perché ho preso un impegno con gli elettori di 6 regioni per rappresentarli in Europa. Mi candiderò solo se Matteo Salvini mi obbligherà a farlo”. È la confessione che l’imprenditore fa davanti al gruppo di militanti accorso nella riunione pomeridiana nel Tiziano.
Massimo Casanova è un amico stretto di quello che i fedelissimi chiamano “Capitano”: l’imprenditore, patron del Papeete beach (dove sembra che sia stata decisa la crisi di governo), non esclude totalmente la sua candidatura, ma chiarisce che lui la eviterebbe. La battaglia delle regionali e nei comuni si fa più intensa: la Lega, ora che non governa più, può mettere in crisi il governo giallorosso solo attraverso segnali elettorali importanti.