SALENTO – I contagi nella provincia leccese crescono con un trend non troppo preoccupante, calcolando che dovremmo essere nella fase del picco, anche se non bisogna cantare vittoria. Preoccupano soprattutto i contagi negli ospedali di riferimento. Soleto a causa del disastro della RSA è a quota 55 contagi totali (anche se la maggior parte degli ospiti sono di altri paesi). Lecce è a quota 42 contagi totali, secondo quello che ha comunicato Salvemini nella diretta della mattinata. È il comune più colpito della provincia insieme a Copertino. Nardò, Leverano, Monteroni e Carmiano passano nella fascia da 11 a 20. Pippi Mellone ne ha contati 11: alcuni hanno una residenza dove non vivono tutto l’anno (abitazione estiva). A parte i primi tre 50 enni neretini. Gli altri malati di covid-19 sono tutti ottantenni. “Le quarantene in corso a Nardò sono 9: molte già decorse – spiega il sindaco Pippi Mellone – Spesso siamo stati avvisati a quarantena terminata. C’è anche un’ottima notizia: il mio amico capitano della Marina è guarito: due tamponi sono negativi e presto tornerà a lavoro”.
Quaranta paesi soprattutto nel sud Salento resistono al contagio: la mappa della Protezione civile li porta a quota zero. Nel nord della provincia solo Trepuzzi ha zero contagi per il momento. La strategia di contenimento sta funzionando: il problema restano gli ospedali. I paesi con ospedali molto popolati o con RSA pagano dazio perché il virus si diffonde rapidamente negli ambienti di ricovero. È di oggi la notizia della chiusura di pneumologia nell’ospedale Perrino di Brindisi, dopo aver riscontrato 4 operatori contagiati.s battaglia al covid-19 dev’essere fatta soprattutto dove lavorano le prime linee con tamponi a tappeto per isolare gli asintomatici e DPI adeguati.
Intanto il sindaco di Lizzanello, Fulvio Pedone, fa sapere che il suo è fra i primi Comuni a rientrare nella sperimentazione scientifica di “tamponi a tappeto” avviata da “Tutti uniti per Vita -Covid 19” del Dr. Mauro Minelli. Il Sindaco Fulvio Pedone individuerà 200 suoi concittadini, scegliendoli, come da protocollo scientifico, fra quelli a maggior rischio di contagio, per individuare gli eventuali asintomatici positivi al virus SARS-CoV-2.