SOLETO – Il bilancio è tragico: 89 positivi al covid durante tutta la pandemia, secondo i dati Asl, e oltre 20 morti tra gli ex ospiti della struttura “La Fontanella”. Ora la situazione è sotto controllo, ma sembra che non tornerà tutto come prima. Gli anziani restarono per almeno due giorni in precarie condizioni, quelli non autosufficienti non potevano lavarsi né bere. Il sindaco Graziano Vantaggiato, che entrò nella struttura insieme all’Asl, parlo di vero è proprio inferno. La Regione Puglia ha avviato il procedimento per la revoca dell’autorizzazione al funzionamento della Rssa ‘La Fontanella’ di Soleto (Le), preludio alla chiusura della struttura. Di seguito la nota della Direzione generale della Asl di Lecce. In allegato la determina della Regione Puglia.
“In riferimento alla vicenda riguardante la Rssa ‘La fontanella di Soleto’, il Direttore generale della Asl di Lecce rende noto che la Regione Puglia, con determina numero 125 del 26 maggio 2020, ha avviato il procedimento per la revoca dell’autorizzazione al funzionamento della Rssa ‘La Fontanella’ di Soleto (Le), preludio alla chiusura della struttura, dando il termine di 10 giorni per eventuali controdeduzioni.
Nel contempo, stante la sospensione dell’attività, ha disposto il trasferimento degli ospiti in altre idonee strutture, dando mandato per questo ai servizi competenti dell’Azienda sanitaria. A questo fine, i servizi competenti hanno acquisito la disponibilità di alcune strutture operanti sul territorio e conseguentemente, nei prossimi giorni, di concerto con le famiglie, si provvederà al trasferimento degli ospiti stessi”. La società proprietaria ha tempo 10 giorni per comunicare la sua opposizione: la struttura è stata commissariata per due mesi. È stata la stessa direttrice nei giorni del caos, perché alcuni dipendenti erano stati contagiati e altri erano in quarantena, a chiedere l’intervento dell’Asl e delle istituzioni pubbliche. Poi ci sono stati anche degli esposti: sarà la magistratura a chiarire se ci sono responsabilità.
Sulla vicenda sono intervenuti la responsabile della RSA “La Fontanella” di Soleto, Federica Cantore ed il legale rappresentante, il monsignor Vittorio Matteo, con riferimento ai noti e tragici fatti assurti alla ribalta nazionale ed alla notizia della emanazione dell’odierno provvedimento della Regione Puglia di avvio del procedimento di revoca della autorizzazione e chiusura della struttura, nostro tramite, prendono atto della portata delle gravissime affermazioni riportate nella narrativa del provvedimento in questione, che, però, già da ora, vibratamente contestano, perché in parte inesatte e non rispondenti al vero, almeno sino alla sera del 25 marzo, allorquando la gestione è passata alla Asl, e riservano di svolgere ogni possibile deduzione e difesa una volta avuto accesso alla documentazione allegata al fascicolo regionale, sulla quale si fonda l’istruttoria del procedimento.
Tengono a ribadire, con assoluta fermezza, di aver sempre operato nel rispetto della normativa nazionale e regionale e confidano di riuscire a dimostrare la costante correttezza del proprio operato nel dialogo con le Istituzioni, verso le quali continuano ad avere massima fiducia e di comprendere che l’apertura del procedimento di revoca appare, allo stato, come un atto dovuto da parte della pubblica amministrazione.